Salute

Avis:lavori in corso in vista del Duemila

Più flessibilità e meno burocrazia: l'associazione si riorganizza.E rilancia l'allarme dell’emergenza-trasfusioni.

di Stefania Olivieri

L’Avis si riorganizza in vista del 2000. Diventata onlus e impegnata a investire sulla trasparenza dell?amministrazione, l?associazione che dagli anni Venti si occupa di raccogliere le donazioni di sangue e vanta ormai 900.000 associati, si prepara ad una serie di trasformazioni interne. Nel corso della 63esima assemblea nazionale si svoltasi a Bressanone (20/23 maggio), si sono tracciate le nuove linee strategiche. Tre le parole d?ordine: riorganizzazione, sviluppo e solidarietà.
Le novità organizzative sono il diretto risultato dei cambiamenti in corso nella pubblica amministrazione e nella sanità e si tradurranno nel rafforzamento del ruolo delle strutture regionali e provinciali. «L?obbiettivo é diventare un? associazione meno burocratizzata, secondo un modello organizzativo più flessibile», spiega Pasquale Colamartino, presidente nazionale Avis. «Bisognerà trovare l?equilibrio giusto tra l?autonomia delle 2700 sedi periferiche e l?esigenza di coordinamento del livello centrale: il nostro compito sarà dare le linee di indirizzo generale che poi le strutture regionali dovranno realizzare a seconda delle esigenze contingenti delle diverse realtà locali». Cosa vuole, dunque ?Avis del 2000? Innanzitutto sollecitare la rapida approvazione del piano nazionale del sangue, dal luglio del ?98 in attesa del via libera del Consiglio dei Ministri, e quindi della nuova legge che una volta per tutte dovrebbe creare le condizioni di un coordinamento tra le regioni che possono contare su un numero maggiore di donazioni e quelle più carenti, localizzate soprattutto nel Sud Italia.
«Sui contenuti della legge siamo d?accordo, ma i tempi sono troppo lunghi», afferma Colamartino. «Il rischio è un?involuzione del sistema trasfusionale, avvalorato dalle previsioni dell?Istituto Superiore di Sanità che per il ?99 evidenziano le necessità delle regioni carenti pari a 105.000 unità di sangue, mentre la disponibilità dichiarata dalle aree eccedentarie ammonta a circa 80.000 unità. Il risultato é che quest?estate si potrebbe verificare un?emergenza sangue peggiore dell?anno scorso».
Per scongiurare quest?eventualità l?Avis ha allertato i propri associati invitandoli a donare il sangue prima di partire per le vacanze, ma non basta. Uscire dal pericolo delle emergenze, secondo l?associazione, sarà possibile solo con l?approvazione del piano del sangue che definirà le caratteristiche operative del coordinamento tra le regioni.
In attesa di segnali positivi a livello istituzionale, l?associazione pensa a preparsi al Duemila, configurandosi sempre più come soggetto sociale attivo, non solo sul piano delle problematiche del sistema nazionale del sangue. «Abbiamo bisogno di respirare temi politici più ampi», spiega il presidente nazionale, «per diventare soggetti partecipi della creazione del nuovo welfare e nelle attività del Forum del Terzo settore».
Una sempre maggiore consapevolezza ?sociale?, dunque, che si tradurrà in un diverso ruolo degli associati che oltre a svolgere il ?compito? di donatori sarannosempre più coinvolti sui temi della solidarietà. «Uno dei nostri obiettivi é configurarci in maniera molto precisa come soggetti che operano a tutela dei cittadini », conclude il professor Colamartino. «Tutto questo non può ridursi solo al momento seppure importantissimo della donazione del sangue, ma si deve tradurre in una nuova e particolare sensibilità nei confronti delle tematiche socio assistenziali». Un?attenzione che in futuro si esprimerà concretamente in una maggiore apertura verso le altre associazioni che si occupano di donazioni (Fida, Aido, Croce Rossa, etc.) e nella creazione di un centro studi che diventi il motore di nuove strategie.

Le cifre

Sangue:fabbisogno:2.000.000
unità sangue intero
Raccolta complessiva:1.913.299
unità(80% coperta da Avis)
Fabbisogno regioni:105.000
carenti
Disponibilità regionicon eccedenze:800.000
Plasma: fabbisogno:800.000 litri
Quantità complessiva prodotta in Italia:581.036 litri
Saldo negativo:318.964 litri
Donatori Avis : 900.000

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