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Attivati gli aiuti per pagare l’affitto

Conferenza Stato-Regioni-Autonomie:nella seduta del 27 maggio sono state varate due intese per attivare il meccanismo di sostegno previsto dalla riforma.

di Redazione

Conferenza Stato-Regioni-Autonomie: nella seduta del 27 maggio sono state varate due intese per attivare il meccanismo di sostegno previsto dalla riforma dell?equo canone.
Le famiglie italiane con redditi bassi e affitti alti potranno contare su 600 miliardi annui di contributi da destinare all?integrazione del pagamento della locazione. È quanto stabiliscono le due intese varate dalla conferenza Stato-Regioni-Autonomie. Con la prima si è dato il via libera a uno schema di decreto del ministro dei Lavori pubblici che individua i requisiti minimi entro cui ammetterà al contributo il nucleo familiare. I riferimenti sono il reddito annuo complessivo risultante dall?ultima dichiarazione dei redditi e il costo della locazione attestato dal contratto registrato. Il contributo varia a seconda delle differenti condizioni della famiglia bisognosa: al massimo sei milioni per chi ha un reddito imponibile non superiore ai 20 milioni in cui l?incidenza del costo dell?affitto non è inferiore al 14 per cento di quanto guadagnato; i milioni diventano 4,5 al massimo con un reddito complessivo di 27 milioni mentre l?incidenza del canone di locazione non è inferiore al 24 per cento. L?assegnazione delle risorse sarà fatta sulla base di una graduatoria comunale. Le Regioni avranno la facoltà di fissare delle articolazioni delle classi di reddito o soglie di incidenza più favorevoli, qualora concorrano a incrementare le risorse attribuite. L?attuazione dei criteri è stabilita in base alla seconda intesa raggiunta dalla Conferenza che riguarda le modalità e l?entità delle ripartizioni del ?Fondo nazionale degli immobili adibiti a uso abitativo?. Il riparto definito per l?anno in corso vede in testa la Campania, seguita da Lombardia, Lazio ed Emilia Romagna.

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