Salute
Aids: a Barcellona Conferenza internazionale
Dopo la catastrofe nuove strategie?
di Redazione
Almeno 40 milioni di infezioni stimate nel mondo, oltre 28 milioni delle quali nell’Africa subsahariana, e se non si interverra’ sui fronti della prevenzione e dell’accesso alle terapie le morti nei prossimi 20 anni potrebbero essere 68 milioni, 55 milioni delle quali nell’ Africa subsahariana. Si apre sullo sfondo di queste cifre la XIV conferenza internazionale sull’Aids che prendera’ il via domenica a Barcellona. Le grandi attese riguardano la ricerca su farmaci e vaccini, ma anche la ”chiamata all’azione” a livello sociale e politico, alla quale e’ dedicato quest’anno il tema della conferenza. Si discutera’ delle nuove esigenze di coloro che le cure le hanno gia’ e che chiedono terapie piu’ semplici da seguire e meglio tollerate dall’organismo, e contemporaneamente si discuteranno le emergenze di chi alle cure non ha accesso e delle popolazioni decimate giorno per giorno dall’epidemia che, come ha rilevato un recente rapporto dell’Unicef, colpisce ogni giorno 6.000 giovani tra i 15 e i 24 anni. Ecco i principali temi sul tappeto:
– TERAPIE PERSONALIZZATE: e’ una delle nuove sfide. L’obiettivo e’ evitare il problema della comparsa di ceppi resistenti del virus Hiv. Le strategie allo studio si basano sia sul riconoscimento precoce della comparsa di eventuali fenomeni di resistenza, sia sul potenziamento delle difese immunitarie del paziente. Uno dei sogni che gli esperti contano di realizzare entro i prossimi cinque anni e’ la possibilita’ di mettere a punto un programma terapeutico che consenta di interrompere temporaneamente la cura in modo da evitare le resistenze e potenziare le difese immunitarie senza rischi per i pazienti.
– NUOVE CLASSI DI FARMACI: a Barcellona saranno presentati i dati completi relativi alla sperimentazione di due nuove classi di farmaci: gli inibitori della fusione e gli inibitori delle integrasi. I primi impediscono l’ingresso del virus Hiv nella cellula; i secondi bloccano una fase cruciale della replicazione del virus.
– VACCINI: a Barcellona si fara’ il punto sulle sperimentazioni in corso e sulle principali strategie. L’attesa e’ ancora lunga, ma gia’ si guarda ad una nuova strategia che punta a combinare tra loro vaccini terapeutici di tipo diverso, proprio come anni fa e’ accaduto con i farmaci.
– LA PREVENZIONE: e’ un problema comune in Occidente a nei Paesi in via di sviluppo. Nel primo caso occorrono nuove campagne, rivolte soprattutto a domme ee giovani, che invitino a sottoporsi al test; nei Paesi in via di sviluppo le campagne e gli strumenti per la prevenzione hanno un’importanza vitale per bloccare le nuove infezioni, in costante aumento adesso anche in Asia (soprattutto in India) e in Russia.
– L’ACCESSO ALLE CURE: e’ l’altra grande sfida contro la catastrofe in atto nei Paesi in via di sviluppo. Una grande speranza punta sui vaccini terapeutici, ma nel frattempo e’ di importanza cruciale rendere le cure accessibili per evitare lo sterminio di intere generazioni.
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