Comitato editoriale
Crescono il triplo della media nazionale gli infortuni sul lavoro degli under 19
L'associazione nazionale fra lavoratori mutilati e invalidi del lavoro ha firmato un protocollo d'intesa con il Miur con l'obiettivo di divulgare la cultura della sicurezza e il valore della prevenzione tra i giovanissimi. Anche tra le mura scolastiche non mancano incidenti: nel 2016 sono stati oltre 75mila
Divulgare anche tra i giovani e nel mondo della scuola la cultura della sicurezza e il valore della prevenzione. Sono questi gli obiettivi del Protocollo d’Intesa firmato, lo scorso 10 ottobre, tra il Miur (ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca) e l’Anmil (Associazione Nazionale fra Lavoratori Mutilati e Invalidi del Lavoro) dalla ministra Valeria Fedeli e dal presidente dell’Associazione Franco Bettoni, ospiti dello storico Liceo Classico “Giulio Cesare” di Roma.
E a guardare i numeri degli infortuni che colpiscono i giovani lavoratori con un’età inferiore ai 19 anni ci si rende conto di quanto sia importante puntare su sicurezza e salute sul lavoro. Sono oltre 12mila gli infortuni che colpiscono i lavoratori under 19 (8mila i maschi), ma – precisa una nota con l’elaborazione di Anmil sui dati Inail – si tratta di solo di dati ufficiali “in questo campo, infatti, vi sono diffuse situazioni di lavoro nero, soprattutto nelle regioni a più alta densità lavorativa”. L’associazione rileva anche che la situazione infortunistica in questi ultimi tempi si sta aggravando, sia a livello generale sia in particolare tra i giovani lavoratori: “nel periodo 1 gennaio – 31 agosto 2017 i lavoratori di età inferiore a 19 anni morti sul lavoro sono stati 11, quasi il doppio rispetto alle sei giovanissime vittime registrate nello stesso periodo dell’anno precedente” continua la scheda Anmil sul rischio giovanile nel lavoro e nella scuola. Anche all’interno delle mura scolastiche ci si infortuna: nel 2016 sono stati oltre 75mila gli infortuni occorsi agli studenti, tra di loro, inoltre quelli che hanno subito inabilità permanenti lo scorso anno sono stati 134 di cui il 62% del totale maschi.
L’iniziativa di Anmil e Miur è volta a prevedere l’integrazione dei temi della sicurezza e della prevenzione nei percorsi curriculari rafforzando l’efficacia di attività analoghe grazie alla forza della testimonianza di vittime del lavoro che, nel corso di incontri mirati con gli studenti di ogni ordine e grado, può stimolare e sensibilizzare più qualsiasi altro strumento, l’interesse e l’attenzione dei giovani, avvalendosi peraltro dell’esperienza ultraventennale che l’associazione ha nelle scuole e dell’approccio pedagogico innovativo nel trattare le tematiche prevenzionistiche grazie anche alle testimonianze d’infortunio dei soci Anmil.
«Troppo numerosi sono i casi di aziende che risultano non in linea con gli standard di sicurezza, ed è inconcepibile che tra le vittime di infortunio sul lavoro vi siano ragazzi giovanissimi». Con queste parole il Presidente della Repubblica ha voluto dare un segnale forte ed autorevole a tutto il Paese attraverso il messaggio inviato all’Anmil in occasione della 67ª Giornata per le Vittime del Lavoro dell’8 ottobre.
Qui e in apertura la ministra Fedeli il presidente Bettoni in occasione della firma del protocollo
«La firma del Protocollo, grazie al quale strutturiamo e consolidiamo un'importante collaborazione educativa, rappresenta un atto di grande civismo e di profonda responsabilità» ha dichiarato la ministra Valeria Fedeli. «Ci stiamo impegnando per dare alle nuove generazioni competenze, saperi e strumenti per prevenire situazioni a rischio e per richiedere l’osservanza delle regole e il rispetto dei diritti nei luoghi di lavoro che li vedranno protagonisti nei prossimi anni. Un impegno che non può prescindere da una formazione e da un aggiornamento specifici rivolti a tutto il personale scolastico, cui spetta il compito di guidare le studentesse e gli studenti nel loro percorso di crescita. Questo vuol dire intervenire sul lungo periodo e incidere significativamente sulle società del domani, con l’intenzione di porre le basi per la costruzione di un mondo del lavoro sempre più attento alla sicurezza delle donne e degli uomini che mettono le loro intelligenze e capacità a servizio del bene comune».
«Sono parole importanti, quelle del Presidente Mattarella e della ministra Fedeli, che non possono non avere una risposta concreta e adeguata da parte di tutti quanti noi in un periodo in cui nel nostro Paese si sta assistendo ad una preoccupante ripresa degli infortuni e delle morti sul lavoro», ha commentato Franco Bettoni. «La prevenzione degli infortuni e la salvaguardia della vita umana sono un obbligo morale per la società; sono azioni necessarie che, attraverso la formazione e l’informazione, devono essere rivolte soprattutto i giovani che spesso si avvicinano al lavoro senza la dovuta formazione ed esperienza. E, come ha giustamente affermato il Presidente Mattarella, sono proprio i giovani che stanno pagando oggi i prezzi più alti della attuale ripresa economica».
A fronte di una crescita degli infortuni in generale dell’1,3%, nei primi otto mesi del 2017 rispetto allo stesso periodo del 2016, tra i lavoratori della classe di età 15-29 anni l’incremento è stato del 3,8%, praticamente il triplo della media generale.
Tra le iniziative dell’Anmil che contribuirà ad arricchire e a dare forza agli incontri nelle scuole grazie alla diretta testimonianza di chi ha subito un infortunio sul lavoro il docufilm realizzata dalla stessa associazione in occasione de “Tour per la sicurezza sul lavoro” con la partnership della Tgr Rai, che racconta il viaggio intrapreso il 28 aprile 206 dal presidente della Fondazione Anmil “Sosteniamoli subito” Bruno Galvani, con il supporto delle Sedi territoriali Anmil presenti su tutto il territorio (Galvani ha attraversato su sedia a rotelle tutta l'Italia, isole comprese, percorrendo oltre 5.000 km in 51 giorni con 40 tappe-evento che hanno visto coinvolti circa 7mila studenti i quali hanno preso parte alle varie manifestazioni e realizzato videomessaggi di sostegno). Il docufilm è stato presentato nel pomeriggio del 10 ottobre.
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