Welfare

Caso Repetto: assolto il pacifista

"Non luogo a procedere", è stata la conclusione del pretore di Carbonia. Il pacifista sardo Antonello Repetto era accusato di "vilipendio delle Forze Armate"

di Alessandro Marescotti

La sua “colpa” era quella di avere scritto, in un manifesto da lui affisso in cui era disegnato uno scheletro in divisa, una frase ritenuta lesiva dell’onore delle Forze Armate: “Ragazzi vi mandano al macello, boicottate il nuovo modello di difesa, alla divisa fate una pernacchia!!” Repetto si stava battendo contro lo scandalo dell’uranio impoverito impiegato nei poligoni di tiro sardi: una brutta storia di tumori e malformazioni riscontrata attorno alle aree dove per anni è stato lanciato di tutto, senza informazioni e senza precauzioni. Ora Repetto è stato prosciolto dall’accusa perché manca l’autorizzazione a procedere del Ministro di Grazia e Giustizia, indispensabile per processi si questo tipo. Adesso Repetto intende far conoscere il caso di Marco Diana, 33 anni, il maresciallo dell’esercito malato di cancro a cui è stata ritirata la pensione che gli era stata riconosciuta in un primo tempo per cause di servizio. “Devono dimostrarmi che non sto morendo per missili e polveri che ho maneggiato durante le missioni in Bosnia e Africa per conto della Nato”, ha detto Marco Diana. Chi volesse far giungere la solidarietà può scrivere a: Marco Diana piazza Gramsci 1 09010 Villamassargia (CA) “Sono rimasto senza una lira, non so più come andare avanti”, dice oggi Marco Diana che deve affrontare enormi spese per curarsi il tumore. Antonello Repetto è con lui e sta diffondendo il suo appello. Pacifista aiuta militare. Un militare che sta perdendo la sua guerra per la vita.


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA