Volontariato

Processi contro la tratta: la Comunità di don Benzi parte civile

La Corte di Cassazione con la sentenza del 4 ottobre riconosce l'associazione Papa Giovanni XXIII come parte civile. Un pronunciamento che il presidente dell'Apg23, Giovanni Paolo Ramanda definisce storico e che arriva nell'anno del decimo anniversario della morte di don Oreste, un «incoraggiamento a proseguire il lavoro iniziato dal nostro fondatore»

di Antonietta Nembri

“Storica” con questa parola Giovanni Paolo Ramonda, presidente della Comunità Papa Giovanni XXIII fondata da don Oreste Benzi, la sentenza della Corte di Cassazione che ha confermato il riconoscimento della stessa Comunità come parte civile lesa in un processo per tratta di esseri umani. Nella sentenza – n. 50066 del 4 ottobre 2017 – , l'Alta Corte conferma le sentenze di condanna dei gradi precedenti, come stabilito dalla Corte di Assise di Frosinone, e contestualmente riconosce la Comunità di don Benzi come parte civile nei processi per reati di tratta di esseri umani.

«Per la prima volta, con questa sentenza, definitiva, viene riconosciuto il ruolo fondamentale della Comunità Papa Giovanni XXIII nella lotta alla tratta di esseri umani a scopo di sfruttamento sessuale in Italia» commenta Ramonda. «È un implicito riconoscimento alla battaglia che ha combattuto il nostro fondatore, don Oreste Benzi, a partire dal 1990. Tra poche settimane ricorderemo i 10 anni della sua scomparsa. Questa sentenza ci incoraggia a continuare il lavoro iniziato dal nostro fondatore, fintanto che tutte le ragazze schiave del sesso non saranno liberate».

In occasione dei 10 anni della scomparsa di don Benzi, si terranno in tutta Italia numerosi eventi per ricordarlo, che culmineranno in un Convegno a Rimini "Una vita per amare" in programma il prossimo 31 ottobre. La Comunità Papa Giovanni XXIII promuove, insieme ad un cartello di associazioni, l'iniziativa Questo è il mio Corpo, campagna di liberazione per le vittime della tratta e della prostituzione.
La proposta, ispirata al modello nordico, ha l'obiettivo di ridurre sensibilmente il fenomeno colpendo la domanda e multando i clienti delle persone che si prostituiscono.

In apertura foto di © C. Laruffa/Ag.Sintesi

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