Cultura

Finanza etica: arrivano gli indici Ethibel

Con Standard & Poor, l'agenzia di rating belga lancia 4 indici azionari relativi ad imprese sostenibili.

di Giampaolo Cerri

Un altro indice etico si affaccia sui mercati finanziari. Stamani Ethibel, agenzia di rating che vanta 10 anni di vita, ha infatti reso noto il varo dell’Ethibel sustainability index-Esi, vera e propria famiglia di indici, che quota i titoli di aziende sostenibile in tutto il mondo. L’indice sarà gestito dalla Standard & Poor. Esi avrà una versione intercontinentale, detta Global, una rivolta ai mercati americani, denominata Americas, una continentale Europe e una asiatica, Asia Pacific. Faranno parte complessivamente dell’indice 154 titoli di altrettante società, per una capitalizzazione complessiva di 2.850 miliardi di euro, ma Ethibel vuole arrivare a 180 entro l’anno e 250 all’inizio del 2003. Si tratta di titoli emessi da società inserite nel Registro di Ethibel, vale a dire imprese selezionate secondo l’approccio best in class. Prese in considerazioni le migliori del priprio comparto, una volta vagliate le policy aziendali. Particolarmente sono escluse dal novero le compagnie che sono coinvolte in programmi di sfruttamento dell’energia nucleare, la produzione e il commercio dell’alcol, di tabacco, di armi, nella vivisezione, nel gioco d’azzardo e nella pornografia. Da una comparazione retrospettiva dal 1998 ad oggi con l’indice Standar & Poor (1200, 500, 350 e 150), Esi Global, Americas, Europe e Asia Pacific ottengono performance migliori. Fra i titoli inserite nell’Esi Global, prevalgono i finanziari (23,09%), seguiti da quelli dell’information technology (19,27%), e quelli del settore sanitario (16,36%). Fra le compagnie rese note da Ethibel, troviamo Volkswagen, Tesco, Abbey, Nokia, Henkel, Deutsche Telekom. Info: www.ethibel.org


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