Politica

Ricerca conferma: i lombardi sono attenti al sociale

Più di un milione di cittadini nella regione sono impegnati in un'associazione non profit

di Gabriella Meroni

Il lombardo e’ molto lontano dallo stereotipo legato alla produttivita’ a tutti i costi. Questo e’ quanto emerge da una ricerca promossa dalla Regione Lombardia e dall’Istituto regionale di ricerca (Irer) sulla diffusione del terzo settore. Sono 7.100 le organizzazioni senza scopo di lucro presenti sul territorio lombardo, con una base associativa complessiva di 1.129.721 cittadini ed una ricchezza prodotta pari al 5,19% del pil regionale. L’identikit del lombardo dedito al non profit rappresenta un altro colpo agli stereotipi: il 13,4% dei giovani di eta’ compresa tra i 18 ed i 24 anni sono coinvolti nel sociale, a dispetto dell’immagine di edonismo e disimpegno che molti adulti hanno di loro. Tra i ragazzi prevale, seppur di poco, la componente femminile (52,3% del totale). Quanto alla ‘concentrazione geografica’ della propensione al sociale, poi, i risultati della ricerca premiano i cittadini di Pavia e Mantova, mentre la maglia nera spetta all’area metropolitana di Milano. I beneficiari degli interventi delle associazioni senza scopo di lucro sono essenzialmente gli anziani, che assorbono il 59,6% delle risorse. Il rimanente e’ quasi del tutto coperto dalle categorie dei minori (29,7%) e dei servizi (10%).


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