Formazione

Antibo, ex fenomeno malato e dimenticato

Campione europeo a 28 anni, oggi ne ha 40 e vive con 200 euro al mese

di Redazione

Beffato dal destino e dimenticato da tutti. E’ la storia di un campione del mezzofondo: Salvatore Antibo, palermitano e campione di atletica a 28 anni agli Europei di atletica. Oggi ha 40 anni e vive assieme alla moglie, Stefania Acquaviva, con una pensione di invalidità da 200 euro al mese. Una pensione che gli fu data dopo aver lasciato l’attività agonistica a causa di una forma di epilessia conosciuta come ‘piccolo male’. E di quel ragazzo magro con i capelli a spazzola che correva come una gazzella non resta che il ricordo degli amici. Mentre le istituzioni, in particolare quelle sportive, lo hanno dimenticato. La storia di Antibo somiglia ad una favola, ma con una fine che nessuno vorrebbe mai ascoltare. Alla corsa il ragazzo si avvicinò per caso. Fu iscritto, a sua insaputa, ad una gara podistica per le strade del paese, Altofonte, piccolo centro che sovrasta il capoluogo siciliano. Salvatore Antibo, Totò per tutti gli amici, non ha ancora compiuto 16 anni quando taglia il traguardo per la prima volta, in quella gara senza alcuna importanza. Era il 1977. E di strada con le sue scarpette da ginnastica Antibo ne farà parecchia, toccando nel 1990 il ‘podio iridato’, a Spalato, in quella che ancora era la Jugoslavia, dove in occasione degli Europei di atletica leggera vinse i 5 mila e i 10 mila metri. Ma un destino, beffardo e crudele, gli tolse il sorriso dalle labbra tre anni dopo il bacio della gloria.


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