Non profit

Attività commerciale svolta da una squadra di calcio

Per poter stipulare contratti di sponsorizzazione, è necessario richiedere la partita iva

di Francesco Vollono

Siamo una squadra di calcio dilettantistico che milita nel campionato amatoriale Aics Parma. Tutti gli esercizi commerciali che abbiamo contattato per ottenere delle sponsorizzazioni, hanno richiesto fatture, che noi, non possedendo partita iva, non possiamo emettere. Cosa dobbiamo fare per ovviare a questo problema? Dovremmo costituire una società sportiva? Se sì, quali oneri comporta tutto ciò? E qual è la soluzione migliore per ridurre al minimo i costi? Ritengo che, quale squadra di calcio dilettantistico militante nel campionato amatoriale Aics, abbiate ricevuto (tra il 1997 e 1998) dall’Ente al quale siete affiliati, indicazioni riguardanti l’adeguamento dello statuto ai sensi del D.Lgs. 460/97 (approvazione annuale del rendiconto; massima democraticità e trasparenza nella gestione ecc.). Se avete quindi inserito nel Vostro statuto le clausole previste dall’art. 111 del DPR 917/1986-comma quinquies- e lo avete sottoposto a registrazione, potrete beneficiare delle agevolazioni fiscali previste da detto articolo, quale ad esempio la non tassabilità dei corrispettivi specifici, dei proventi da bar o da organizzazione di viaggi e soggiorni. Pertanto, quali affiliati ad un Ente di Promozione riconosciuto dal Coni, potrete chiedere la partita iva optando per la contabilità forfetaria prevista dalla Legge 398/1991 e successive modifiche. Optando per la Legge 398/91 avete i seguenti adempimenti: IVA: tenuta del registro previsto per i contribuenti minori, con annotazioni mensili e liquidazioni trimestrali. L’Iva sarà forfetariamente versata, calcolando i 9/10 dell’Iva incassata sulle sponsorizzazioni; i 2/3 sulla concessione di diritti di ripresa televisiva e trasmissione radiofonica; il 50% per il resto. Non vi sono dichiarazioni annuali da presentare. Dovrete solo numerare progressivamente le fatture di acquisto ricevute IMPOSTE DIRETTE: annualmente si presenterà il modello Unico per gli enti non commerciali, dichiarando come reddito tassabile il 3% di quanto indicato sul registro Iva. Su tale importo si calcola il 36% d’Irpeg ed il 4,25% d’Irap. Ai fini Irap bisognerà tenere in considerazione anche eventuali compensi a dipendenti o collaboratori. Avendo necessità di svolgere operazioni “commerciali” come le sponsorizzazioni, l’opzione per la L.398/91 è sicuramente la meno onerosa per una piccola associazione. Non capisco la vostra domanda circa l’eventuale costituzione di una società sportiva. Essendo affiliati ad un Ente di promozione siete già costituiti. Al massimo, si tratterà di verificare se avete rispettato tutte le indicazioni sopra dette.


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