Sostenibilità

L’Arno plastic free con la campagna “Le nostre acque”

Coop e LifeGate insieme per ridurre l’inquinamento dei mari dalla plastica, grazie al progetto LifeGate PlasticLess. A Firenze nei pressi della Società Canottieri sotto il Ponte Vecchio è stato collocato il primo dispositivo Seabin capace di recuperare in media oltre 500 chilogrammi di rifiuti plastici all’anno, comprese le microplastiche e le microfibre. Ne saranno collocati 25 nelle acque dei mari, fiumi, laghi di tutta Italia in un giro d’Italia che si concluderà nell’estate 2021

di Antonietta Nembri

Sono passati quasi duecento anni da quando Manzoni arrivò a Firenze per dare il via alla “risciacquatura” in Arno del suo romanzo. Il fiume che bagna Firenze però non è più lo stesso della prima metà del XIX secolo, e neppure quello che si ricorda Bibi, al secolo Gian Vitaliano Mazzoli, 90 anni compiuti a marzo e voce storica della Società Canottieri di Firenze che ricorda i tempi nei quali «nel fiume si pescava e quel pesce era commestibile, c'erano lasche e cavedani. Oggi, invece, bisogna stare attenti ai siluri. E anche il colore del fiume è cambiato». A preoccuparlo «non sono tanto i rifiuti che galleggiano, anche se ogni tanto alcune buste di plastica si vedono sul pelo dell'acqua, ma la situazione del fondo. Ci vuole rispetto delle nostre acque e non tutti ce l'hanno».
E proprio da Firenze e dal suo fiume prende il via un nuovo capitolo della lotta all’inquinamento da plastica nelle acque grazie all’installazione di un semplice dispositivo capace di raccogliere in un anno in media oltre 500 chilogrammi di rifiuti plastici comprese le microplastiche e le microfibre. Il dispositivo è il Seabin installato, oggi 16 luglio, a due passi da Ponte Vecchio – nei pressi della Società Canottieri – a Firenze grazie alla collaborazione tra Coop e LifeGate. Un gesto simbolico e al tempo stesso concreto che dimostra l’impegno di Coop nella lotta all’inquinamento da plastica. Del resto Coop ha aderito (unica insegna della grande distribuzione e fra le 50 imprese italiane aderenti) alla “Pledging Campaign” su base volontaria lanciata dalla Commissione Europea.

Le azioni sui prodotti annunciate, comprensive di riduzione, riciclo e riuso permetteranno a Coop di raggiungere nel 2025 un risparmio totale di plastica vergine di 6.400 tonnellate annue, corrispondenti al volume di circa 60 Tir (circa una fila di 1 km di Tir in autostrada).
Ora in Toscana questo impegno contro l’inquinamento da plastica arriva nelle acque dell’Arno. Nella stessa regione del resto ha già dato i suoi frutti il progetto “Arcipelago pulito” ideato da Unicoop Firenze e poi accolto anche da Unicoop Tirreno grazie al quale sono i pescatori a raccogliere e a portare a riva le plastiche raccolte permettendone il riciclo. Il nuovo step arriva grazie all’incontro con la campagna “PlasticLess” promossa da LifeGate. Un anno fa il primo Seabin era stato installato alla Marina di Sesti Ponente generando risultati estremamente significativi raccogliendo in un anno più di 1.700 chili di rifiuti galleggianti in virtù di un posizionamento particolarmente favorevole.


«Abbiamo accolto favorevolmente la proposta di collaborazione con LifeGate», ha dichiarato Maura Latini (nella foto), Ad di Coop Italia intervenuta all’installazione a Firenze del Seabin. «Ci piace iniziare idealmente la nostra nuova campagna da Firenze e dall’Arno nel cuore della città convinti che stiamo facendo un gesto concreto per migliorare l’ecosistema delle nostre acque. La riteniamo un’azione perfettamente coerente ai principi di sostenibilità ambientale cui si ispira Coop e contiamo sul fatto che gli oltre 800 soci e i 30 atleti della Società Canottieri adottino il Seabin permettendo il suo funzionamento e ottenendo gli obiettivi di pulizia delle acque che ci siamo prefissi».
Francesco Vessichelli, presidente della Società Canottieri di Firenze, realtà che ha ricordato «frequenta le acque del fiume Arno sin dal lontano 1886». E dopo tanti anni è giunto « il momento di fare un regalo alle sue acque partecipando al progetto e mettendo a disposizione la collocazione della sede storica, di tutto pregio. Abbiamo con piacere raccolto l’invito promosso da LifeGate e Unicoop Firenze e ci auguriamo che in siffatto modo l’intera cittadinanza fiorentina, e non solo, sia sensibilizzata al problema delle microplastiche. Per il bene e la salute di tutti»


Un momento della presentazione della campagna a Firenze – Foto ©Diletta Grella

Daniela Mori, presidente del Consiglio di Sorveglianza di Unicoop Firenze nel sottolineare come l’impegno di Unicoop Firenze per l’ambiente e in particolare contro l’inquinamento da plastica venga da lontano «da Arcipelago Pulito alla scelta di togliere dalla vendita i prodotti di plastica monouso», e coinvolga «sia l’attività a punto vendita, sia quella sociale» ha ricordato che: «L’iniziativa di oggi segue la campagna di sensibilizzazione contro l’abbandono delle mascherine e dei dispositivi di protezione lanciata a inizio giugno».

«La pandemia ci ha insegnato che la natura può pensare più in grande di noi e delle nostre abitudini » ha commentato Simone Molteni, direttore scientifico di LifeGate. «È indispensabile lavorare per un’economia rispettosa e anche rigenerativa degli ecosistemi che abbiamo rovinato. La collaborazione tra Coop e LifeGate va in questa direzione e speriamo possa ispirare le aziende che oggi ragionano su una nuova ripartenza».

Il posizionamento di un Seabin in Arno è la prima delle 25 tappe per altrettanti Seabin che Coop installerà in accordo con le cooperative di consumatori presenti sui vari territori. I prossimi dispositivi saranno installati a Genova e a Pescara e a seguire il Lago Maggiore in Piemonte, Castiglione della Pescaia, Livorno, Brindisi, Milano, Trieste e Ravenna in un ideale giro d’Italia che si concluderà nella stagione estiva 2021.
Il Seabin è una soluzione efficace ed efficiente, un vero e proprio cestino che, galleggiando a pelo d'acqua, “cattura” i rifiuti che incontra (nella foto due giovani della Canottieri Firenze mostrano i rifiuti catturati) , dai più grandi fino alle microplastiche, mentre una piccola pompa espelle l'acqua filtrata. È in grado di lavorare 24 ore su 24, sette giorni su sette, pompa fino a 25.000 litri d'acqua all'ora e necessita di interventi di svuotamento e pulizia.
Un solo dato è sufficiente per chiarire la necessità di simili interventi di pulizia nelle acque dolci e salate; l’Ispra (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) ha dichiarato nel suo ultimo report che nel solo Mediterraneo quasi 50mila esemplari di pesci di 116 specie diverse hanno ingerito plastica. E riferendoci in particolare allo stato di salute dell’Arno una recente nota dell’Arpat Toscana cita i calcoli realizzati dall’olandese Ocean Clean Up che parla di “18.700 chili di rifiuti trasportati dall’Arno ogni anno” facendolo così risultare soprattutto a causa di alcuni tratti (più verso la foce che a monte) tra i fiumi più critici d’Italia. Da non sottovalutare il fatto che quando si parla di plastica nei fiumi come pure nei mari, accanto a quella che si vede, quella che galleggia vi è anche quella che rimane invisibile, rimanendo nella colonna d’acqua o sul fondale. La plastica nell’acqua, infatti, si trasforma, subisce l’attacco dei batteri, si frantuma rilasciando sostanze tossiche o ancora si sbriciola in frammenti che possono essere anche di dimensioni piccolissime.

«Per conservare bella e pulita la Toscana servono azioni efficaci e collaborative: ognuno deve dare il proprio contributo e tenere pulito, raccogliendo i rifiuti abbandonati in fondo al mare, in un fiume o nei boschi. L’educazione e le buone pratiche sono fondamentali quando si parla di ambiente. Ma non basta ancora. Servono anche idee e innovazione: occorre creare strumenti nuovi e capaci di dare risultati concreti», ha detto l’assessore alla Presidenza della Regione Toscana Vittorio Bugli. «Questi sono gli elementi alla base anche dei progetti che abbiamo sostenuto in Toscana e che hanno avuto ottimi risultati: da Arcipelago Pulito, l’unica sperimentazione di fishing for litter in Italia, fino alla nostra iniziativa Spiagge Pulite contro l’abbandono della plastica monouso sotto gli ombrelloni, che ha coinvolto la scorsa estate turisti e stabilimenti balneari. La cura dei corsi d’acqua e dei fiumi è solo l’ultimo tassello di una campagna per una Toscana pulita con la quale sosteniamo le azioni delle associazioni dei volontari, degli enti e dei Consorzi di Bonifica».


In apertura e nell'articolo immagini di ©Diletta Grella

Nessuno ti regala niente, noi sì

Hai letto questo articolo liberamente, senza essere bloccato dopo le prime righe. Ti è piaciuto? L’hai trovato interessante e utile? Gli articoli online di VITA sono in larga parte accessibili gratuitamente. Ci teniamo sia così per sempre, perché l’informazione è un diritto di tutti. E possiamo farlo grazie al supporto di chi si abbona.