Cultura
Aperta la nuova cappella di San Benedetto in Monte
Con l'inaugurazione ufficiale si completa il progetto lanciato pochi mesi fa: #leffepernorcia che ha visto insieme i monaci benedettini e Leffe, la birra d'abbazia belga, per la ricostruzione post terremoto. La nuova cappella, interamente antisismica, è parte di un progetto più ampio che prevede la realizzazione di una nuova abbazia benedettina
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Con l’apertura ufficiale della cappella di San Benedetto in Monte si chiude la prima fase del progetto di ricostruzione post-terremoto avviato dai Monaci benedettini di Norcia. Costruzione che è stata sostenuta da Leffe, birra belga d’abbazia, grazie alla vendita di una limited edition della birra #leffepernorcia (100mila bottiglie distribuite in Italia da giugno – qui la news).
L’aver aperto la nuova chiesa ai fedeli di Norcia e dintorni è stato per padre Benedetto Nivakoff, priore dei Benedettini di Norcia «un giorno molto importante per noi e per la nostra comunità. Inaugurando la cappella abbiamo completato la prima parte del nostro percorso di ricostruzione e stiamo piano piano ripristinando una normalità che un anno fa era impensabile. Questa quotidianità ritrovata è un segnale importante per tutta la comunità di Norcia: è la manifestazione tangibile che insieme è possibile ripartire» ha detto padre Nivacoff. «Ringrazio quindi Leffe e le sue persone per averci aiutato a raggiungere questo risultato e a condividere con tutta la città un forte segno di fiducia e speranza».
«Ci onora essere parte di un progetto che, ne siamo certi, contribuirà a ricreare un nuovo equilibrio nella città di Norcia. La cappella è un simbolo di rinascita, e come tale pensiamo abbia valore per tutta la comunità. È emozionante vedere come questo intervento di restituzione si sia completata in modo rapido» commenta Davide Franzetti, Ad di AB InBev Italia che osserva: «L’impegno che i monaci hanno profuso nella costruzione della cappella e la celerità con cui il progetto è stato concluso ci hanno fatto comprendere bene il senso dell’urgenza di tornare alla normalità e ci confermano la capacità di questo gruppo di persone molto speciali che sono i monaci di essere pragmatici e concreti, anche sul piano spirituale. I numerosi punti di contatto che hanno avvicinato Leffe a Norcia – prima di tutto la combinazione monaci e birra – escono idealmente rinsaldati da questa straordinaria esperienza comune»
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La nuova cappella in legno, situata poco fuori dalle mura della città, interamente antisismica, è in grado di ospitare 150 fedeli. Oltre a essere parte di un più ampio progetto dei monaci che porterà alla costruzione della nuova abbazia benedettina, la cappella è una delle poche chiese antisismiche della zona. Tutti gli elementi strutturali – pareti portanti, travi, capriate, perline e isolamento – sono realizzati in legno d’abete PFC e FSC. Il tetto è ventilato, così da garantire un eccellente isolamento termico e un importante risparmio energetico, mentre coppi del tetto e mattonelle del pavimento sono di produttori locali umbri. Il ricorso ad artigiani locali è stato molto intenso, con l’obiettivo di favorire il rilancio dell’economica locale di Norcia e della regione.
La comunanza tra i monaci norbertini ideatori della birra belga nel 1240 e i benedettini di Norcia, non riguarda solo dalla pratica religiosa ma anche un interesse condiviso per la birra. I monaci norbertini belgi – ricorda un comunicato – sono attualmente ancora operativi nelle scelte decisionali legate alla qualità di Leffe, mentre i monaci di Norcia sono essi stessi piccoli produttori di una birra artigianale, Nursia.