Welfare

Che fare se il telefono ci tradisce con il display?

Quanti guai con l'identificazione delle chiamate

di Redazione

Sono il direttore tecnico di un?impresa e spesso devo mettermi in contatto con i clienti senza usufruire del filtro della segretaria. Da quando si è ampliato l?utilizzo di linee ISDN e si è pure diffuso l?utilizzo di telefoni con display, sono in difficoltà: potete immaginare quanto sia necessario per uno nella mia posizione non diffondere il proprio diretto, almeno per riuscire a lavorare senza essere disturbato. Come faccio ad impedire che l?interno venga visualizzato? Come è possibile che la Telecom non richieda all?interessato l?autorizzazione a rendere pubblico il suo numero di telefono (che, ripeto, non è pubblico essendo un interno)? Perché devo essere io utente a chiedere che non venga messo in funzione un servizio non richiesto e che, all?epoca del contratto, non esisteva neanche? L. M. (Bg)(e:mail) La Telecom offre ai propri abbonati il servizio ?Chi è? (il cui costo è di 2.500 lire + Iva 20% al mese), che permette di conoscere il numero di telefono della persona che chiama. Si tratta di una funzione legittimata da un recente decreto legislativo (13/5/1998, n. 171) ma a determinate condizioni. Così, chi ha richiesto di non essere incluso nell?elenco telefonico per motivi di riservatezza, è automaticamente escluso dall?identificazione sul display, come pure i telefoni pubblici e le utenze di servizio. Chi, invece, appare in elenco, ma non vuol fare risultare il numero al momento della chiamata, ha la possibilità di attivare il cosiddetto ?Blocco di identificazione del chiamante? (BIC) per legge gratuito. Ciò in due modi: in via permanente (oscuramento costante) tramite richiesta alla Telecom; la richiesta va inoltrata alla propria filiale di riferimento, così come risulta dalla bolletta ; in via temporanea, per singole telefonate, componendo *67# o 1793, prima di effettuare la telefonata; tale blocco ha validità limitata ad un singolo tentativo di chiamata ed è disponibile solo per clienti attestati su centrali numeriche. Per chi chiama da un numero interno di lavoro, passante per un centralino dotato di linee ISDN, il problema è un po? più complicato e tecnico. Infatti, il centralino, per fare da filtro, deve essere configurato in modo tale da non permettere l?identificazione del numero interno chiamante, altrimenti questo ?appare? pur non essendo tra quelli disponibili in elenco o al servizio 12, gli unici che la Telecom può rendere noti senza necessità di richiedere il preventivo consenso dell?interessato. Spetta alla Telecom stessa informare la sua clientela che utilizza centralini di questo tipo dei rischi cui va incontro, predisponendo al momento dell?installazione la configurazione richiesta. Altrimenti potrebbe incorrere in una violazione delle norme sulla privacy


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