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Sono 280 i volontari delle Misericordie a Livorno

L'intervista al delegato nazionale dell’area Emergenze e Presidente delle Misericordie Toscana, Alberto Corsinovi. «In questo momento le nostre squadre e l’impegno di tutto il volontariato è volto nel tentativo di consolidare quello che avevamo cominciato a fare ieri: la ricerca dei dispersi e l'assistenza alla popolazione colpita»

di Lorenzo Maria Alvaro

Continua l'emergenza a Livorno. Sin dai primi minuti dell'alluvione che nella notte tra sabato e domenica ha messo in ginocchio la città, sul posto sono attivi i volontari delle Misericordie che coadiuvano la protezione civile nel fronteggiare la situazione. Sul posto c'è anche delegato nazionale dell’area Emergenze e Presidente delle Misericordie Toscana, Alberto Corsinovi, lo abbiamo intervistato.




Qual è il vostro impegno in questo momento?
In questo momento le nostre squadre, e l’impegno di tutto il volontariato, è volto al consolidamento di quello che si è cominciato a fare ieri. Per cui siamo impegnati nel soccorso, recupero dei corpi e all’assistenza alla popolazione. Stiamo cercando di supportare e assistere i nuclei famigliari in difficoltà. Nel contempo comincia la fase di pulitura dei locali privati e pubblici.

Quanti volontari avete mobilitato?
I nostri uomini ieri hanno avuto una punta di 280 presenze. Yutte le Misericordie che hanno sede nell’epicentro hanno espresso il massimo. In particolare la misericordia di Montenero che è nel punto più colpito di Livorno, con 4 delle 5 ambulanze portate via dalla piena e la sede allagata. Lì si sono concentrati i nostri volontari. Complessivamente dal momento dell’attivazione il numero delle risorse di Regione Toscana ha sfiorato le 200 unità. Oggi evidentemente il numero era leggermente ridotto. Si era pensato inizialmente di far affluire ulteriori uomini dalle colonne nazionali fuori regione. Ma so che sono stati fermati perché non c’è necessità.

Quanto tempo ci vorrà per mettere in sicurezza la situazione?
Il problema è relativo a quanti mezzi meccanici e tecnici verranno messi in campo dai soggetti istituzionali. Finché le strade non verranno sgomberate evidentemente molti interventi potranno limitarsi solo a spalare la melma che si solidifica. Ma per rimuoverla serve l’intervento dello Stato con risorse adeguate. Qui basta una minima pioggia per essere da capo.

Quanto rimarrà sul posto?
Per quanto necessario. Vorrei in realtà, a questo proposito, sottolineare una cosa…

Prego…
Vorrei sottolineare la grande generosità, non solo dei nostri volontari, ma di tutti gli appartenenti alle organizzazioni di volontariato. E anche l’incoraggiamento ricevuto dalla popolazione che ci ha accolto come una presenza famigliare e utile in un momento molto duro. Penso in particolare alle famiglie di chi non c’è più e dei dispersi.


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