Economia
Vuoi migliorare l’economia italiana? Dimagrisci
È ufficiale: “l’eccesso di peso” è entrato nei criteri vincolanti per la stesura delle legge di Bilancio, secondo le nuove line guida europee. Un fattore che premia comunque l’Italia rispetto ad altri paesi del nostro continente
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C’è anche l’obesità tra i 12 indicatori di benessere equo e sostenibile (Bes) che contribuiranno a stilare la legge di bilancio, sulla base delle indicazioni della legge di riforma (163/2016) che un anno fa aggiunse altri indicatori, oltre il classico Pil, per la formazione del bilancio dello Stato a partire dal 2019. L’eccesso di peso, in particolare, è stato inserito in seguito alle conclusioni cui è giunto un Comitato di esperti nominato dal governo proprio con l’incarico di ridurre gli originali 135 indicatori del Benessere equo e sostenibile (Bes) elaborati tempo fa da Istat e Cnel; il Comitato, composto da esperti e dirigenti ministeriali tra cui il capo Dipartimento dell’Istat Roberto Monducci, Andrea Brandolini della Banca d’Italia e l’ex ministro del Lavoro Enrico Giovannini, ha presentato alle Camere i risultati del proprio lavoro lo scorso luglio, elaborando appunto 12 criteri tra cui troviamo anche diseguaglianza, speranza di vita, occupazione femminile, drop out scolastico, emissioni di CO2 e abusivismo edilizio. L’eccesso di peso – si legge nel documento – è stato considerato un fattore da monitorare in quanto «indicatore utile ai fini della valutazione della sostenibilità degli attuali livelli di salute della popolazione e del loro possibile miglioramento, reattivo alle politiche pubbliche mirate ad influenzare lo stile di vita e idoneo a cogliere significativi elementi di disuguaglianza».
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Ma quale sarà l’impatto di questa decisione per l’economia del nostro paese? Secondo la Coldiretti, non potrà che rivelarsi positivo: gli italiani infatti sono tra i più in forma dell’Unione Europea con il 10,7% di obesi rispetto alla media comunitaria di 15,9% (con punte del 21% per Lettonia ed Ungheria). I primati nazionali negli indicatori di benessere fisico sono confermati dalla classifica “Bloomberg Global Health Index su 163 Paesi che ha collocato il nostro Paese al vertice tra quelli con i cittadini più sani. Non è un caso che l’ultimo Bes elaborato dall’Istat inserisca l’Italia tra i paesi più longevi in Europa (83,2 anni), seconda solo alla Spagna, con un vantaggio di oltre due anni di speranza di vita rispetto alla media europea (80,9 anni).