Sostenibilità

Aiutate gli ecopionieri delle imprese sociali

In Italia sono ancora piccole ma il loro futuro è rosa.Occupandosi di aree protette inseriscono persone svantaggiate.Tutte tifano per la neonata Banca Etica

di Francesco Maggio

Imprese sociali verdi (Isv): si chiamano così le organizzazioni non profit che operano in campo ambientale svolgendo attività come la gestione di parchi e aree protette, agricoltura biologica, ecoturismo, educazione ambientale, gestione del verde pubblico, dei rifiuti. Rappresentano una delle frontiere più interessanti del terzo settore in tutta Europa, ma da noi ancora poco si conosce in ordine, per esempio,al fatturato che realizzano, alle tipologie di addetti che impiegano, alle loro vere finalità. Con lo scopo di colmare almeno in parte questa lacuna, la Fondazione Eni Enrico Mattei (Feem) ha condotto un?indagine qualitativa a campione sulle Isv di casa nostra, presentata in occasione del seminario internazionale ?La finanza etica e le imprese sociali verdi: una prospettiva internazionale?. Ne è emerso un quadro con molte luci ma anche con qualche ombra. Tra le prime spicca il dato che gran parte delle imprese sociali verdi associano all?attività ambientale un impegno rilevante in campo sociale. Ciò significa che per esse l?attività ambientale rappresenta spesso solo uno strumento attraverso il quale realizzare una vera e propria ?missione? sociale finalizzata, nella maggior parte dei casi, all?inserimento lavorativo delle persone svantaggiate. L?ombra più ?inquietante?, invece, è rappresentata dalle difficoltà di accesso al credito ?tradizionale? che le Isv incontrano. Per questo tutte si sono dichiarate entusiaste della nascita di Banca etica. «Con questa indagine» sottolinea Laura Foschi della Fondazione Mattei, «abbiamo voluto inaugurare un nuovo filone di ricerca nell?ambito delle imprese sociali al fine di mettere in evidenza, da un lato, le prospettive di crescita che quelle verdi presentano e, dall?altro, i non pochi ostacoli finanziari che ancora si frappongono ad una loro più capillare diffusione nel Paese». Prossima ambiziosa ricerca in cantiere alla Feem un censimento nazionale delle imprese sociali verdi e la valutazione delle loro potenzialità occupazionali. Per informazioni: Fondazione Eni Enrico Mattei, tel. 02.52036934, fax 02.52036946.


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