Sostenibilità

Il futuro verde del lavoro

Un impiego pubblico al Nord o nelle cooperative al Sud. I nuovi manager applicheranno le norme Iso e Uni e nuovi sistemi di mobilità.

di Claudia Savarese

Le professioni verdi hanno una prospettiva occupazionale? Secondo due ricerche ,curate dall?Isfol ,?Eva ecologica universitaria? e ?Eva ecologica regionale?, il lavoro verde produce nuove occupazione. Per il 64% dei neo laureati in scienze ambientali, ingegneria dell?ambiente e del territorio, scienze forestali, la prima occupazione verde arriva entro sei mesi, mentre la stabilità lavorativa si raggiunge in tre anni, come lavoratori dipendenti presso le amministrazioni locali o le grandi aziende. Le opportunità di lavoro ecologico dipendente provengono soprattutto dalle regioni del Nord, mentre al Centro e al Sud, dove le amministrazioni comunali o le aziende registrano un ritardo sul fronte ecologico, le occasioni sono soprattutto nella micro impresa. Qui i futuri imprenditori verdi frequentano corsi regionali di formazione professionale in forestazione, agricoltura a basso impatto ambientale, sicurezza del lavoro e dell?ambiente, igiene e sanità. Ma quali sono le occupazioni verdi per chi si affaccia sul mercato del lavoro con in tasca una laurea o una qualifica ambientale? In primo luogo l?ecomanager per i sistemi di gestione ambientale, la Iso 14000 e il regolamento Emas. Si tratta di una serie di certificazioni volontarie per le industrie che producono con sistemi ecosostenibili, molto apprezzati dal mercato nord europeo, dove le grandi fabbriche preferiscono acquistare componenti presso industrie registrate Emas o rientranti fra le Iso 14000. A questo punto interviene l?ecomanager, come verificatore o come responsabile delle società, che conosce la legislazione ambientale e suggerisce il modo di applicarla o ancora come consulente specializzato presso piccole e medie imprese prive di un professionista fisso. Per partecipare ai bandi di concorso per l?esame di verificatori, rivolgersi presso l?associazione Aicq (Associazione italiana per la qualità, tel. 02.66712484). L?Anpa (Agenzia ambientale per la protezione ambientale, tel. 06.50071) fornisce il modulo per la richiesta di iscrizione nell?apposito albo. Il Sincert (consorzio che riunisce Uni, Cei (organismi internazionali per il rispetto delle normative) e Cnr, tel. 02.56814816), redige l?elenco degli organismi accreditati per la certificazione presso i quali candidarsi una volta ottenuta l?iscrizione all?albo come verificatore. Una grande fetta delle occupazioni verdi arriva dall?imprenditoria privata, dove sono in aumento le imprese in cui l?originalità e un prerequisito ?naturale? d?ingresso occupazionale. Per le menti creative la grande ispirazione sono le fonti alternative: pannelli solari, carica batterie e valigette solari ricaricabili, prodotti che trovano un fiorente mercato nei Paesi in via di sviluppo. Per i nostalgici c?è la ?sempre verde? strada delle produzione di oggetti con materiali naturali, che tanto piacciono ai signori della moda. (Per informazioni sulla creazione d?impresa, rivolgersi al numero verde dell?Ig-Imprenditoria giovanile, tel. 02.800020044; alla Lega Cooperative, tel. 06.844391 e alla Confcooperative, tel. 06.6893481 per cooperative nel settore ambientale. L?ultima delle.professioni verdi salita alla ribalta del mercato del lavoro è il mobility manager:, l?esperto di mobilità per le aziende che studia flussi, orari ed elabora piani per l?uso dei mezzi di trasporto alternativi a quelli pubblici. Il decreto Ronchi, del 1988, prevede che tutte le aziende e gli enti pubblici con più di 300 dipendenti debbano dotarsi di questa figura professionale e presentare al comune di appartenenza un proprio piano di mobilità. Comuni, grandi e medi e aziende, sono datori di lavoro per i mobility manager. Le previsioni lavorative sono di 3.500 nuovi manager ed i primi diplomati stanno uscendo dal corso organizzato da Enea, Ente per l?Energia e l?Ambiente.


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