Famiglia

Armi: domattina il voto finale sul ddl 1927. Cosa cambia

Recepita una norma di garanzia sulla destinazione delle armi

di Redazione

Alla fine, dopo un intero pomeriggio di discussione, si e’ raggiunta un’intesa alla Camera su una norma di garanzia che faccia salvi i poteri di controllo previsti dalla legge 185 del 1990 sul commercio delle armi. Infatti, una proposta di emendamento presentata dall’on. Mattarella, e sottoscritta dagli onorevoli Minniti e Molinari, e’ stata alla fine accolta, sia pure con qualche ritocco, dal governo e dalla commissione, ed è’ stata votata. La norma, recepita all’interno della ratifica all’accordo firmato a Farnborough nel luglio 2000, riguarda in particolare i destinatari di eventuali vendite di armi. Alla fine, Mattarella a nome dell’opposizione ha detto che il suo emendamento anche se ‘ritoccato’ ”garantisce trasparenze molto significative, ed ecco perche’ lo accetto”. Questa sera la commissione ha di fatto definito l’intero provvedimento di ratifica e domani mattina si avra’ il voto finale sulla legge. Riguardo al resto ecco la situazione: 1 – l’emendamento 5.2 che la maggioranza aveva approvato in commissione è stato poi bocciato in aula per un irrigidimento del governo; 2 – l’emendamento 6.4 è stato accolto con alcune riformulazioni che però lo stesso Mattarella ha ritenuto non sostanziali e quindi è stato alla fine votato favorevolmente anche dall’opposizione; 3 – l’ordine del giorno presentato dall’opposizione in cui si chiedeva che le associazioni fossero cosnultate in occasione della relazione annuale al parlamento sulla 185 è stato accolto ma solo come raccomandazione. Se un ordine del giorno non è stringente vi lascio immaginare una raccomandazione! 4 – la questione delle banche armate e della trasparenza sulle transazioni finanziarie è stata assolutamente ignorata. Cosa talmente grave da non dovermi perdere in lunghe motivazioni.


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