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Il D-day della pace

Io vado a Pristina e a Belgrado.A Bari il 14 giugno raduno nazionale dei sostenitori.Per accompagnare chi parte

di Gabriella Meroni

Mentre chiudiamo questa pagina – martedì 1° giugno -, molte delle informazioni che vorremmo dare ai lettori e ai sostenitori della marcia ?Io vado a Pristina e a Belgrado? non ci sono ancora note. Ecco dunque le notizie disponibili a oggi, sia sulla fattibilità della marcia sia sui momenti pubblici che la accompagneranno. Innanzitutto, il problema dei visti. Dal 21 maggio scorso il governo di Belgrado ha introdotto l?obbligo del visto (oltre al regolare passaporto) per gli stranieri che entrano nella Federazione jugoslava, e quindi anche la nostra carovana di pace dovrà essere autorizzata dal governo di Milosevic a varcare i confini. Un?autorizzazione difficile da ottenere, e che viene concessa in pochissimi casi, vista la situazione e visto che l?Italia è pur sempre un Paese Nato. Domani, mercoledì 2 giugno, una nostra delegazione si recherà a Roma dal sottosegretario agli Esteri Patrizia Toia, dai deputati della Commissione Esteri della Camera, dall?ambasciatore jugoslavo a Roma Lekic e dal delegato Onu Staffan De Mistura per ritessere i contatti diplomatici necessari all?ottenimento dei visti. Nel frattempo, la segreteria organizzativa (tel. 025796961, fax 0255190397) ha continuato a raccogliere le adesioni, giunte sempre più numerose. I comitati locali si sono attivati nella ricerca dei pullman per il viaggio, hanno ricontattato le migliaia di sostenitori per formare i gruppi di affinità in vista della partenza, o per lo meno, come specificheremo più avanti, del raduno di Bari. Quando leggerete queste righe, in effetti, molti sostenitori/partenti saranno già stati contattati tramite il proprio Comitato locale per avere le ultime notizie utili alla partenza. Cosa accadrà a Bari Che si riesca a partire oppure no, infatti, tutte le persone che hanno dato in questi mesi la loro adesione all?iniziativa ?Io vado a Pristina e a Belgrado? si ritroveranno insieme lunedì 14 giugno a Bari, al lungomare Crollalanza, per un raduno nazionale (con inizio alle 15.30) che testimoni la creazione di questo ampio movimento della società civile italiana contro la guerra, soprattutto se essa è contrabbandata come strumento per affermare la giustizia, e a favore di una soluzione negoziale del conflitto. Non solo: la nostra presenza nel capoluogo italiano geograficamente più vicino al teatro di guerra ha anche il significato di portare la nostra solidarietà il più vicino possibile a chi sta soffrendo per le deportazioni o i bombardamenti. E comunque, nel caso che venissero concessi i visti, avrà l?importante compito di accompagnare la partenza dei nostri rappresentanti. Da ultimo, rifletteremo sulla proposta della senatrice Toia che a nome del governo ha annunciato che proprio tra i sostenitori della nostra campagna verranno scelti i nuovi corpi di pace da inviare in Kosovo alla fine della guerra. Il pomeriggio sarà strutturato in un momento di dibattito cui seguirà una serata di festa con ospiti musicali. Abbiamo invitato al dibattito don Elvio Damoli (presidente della Caritas Italiana), don Oreste Benzi (Associazione Papa Giovanni XXIII), Luigi Bobba (presidente Acli), Nuccio Iovene (segretario Forum del Terzo settore), don Albino Bizzotto (fondatore Beati i costruttori di pace), Giorgio Vittadini (presidente Compagnia delle opere), Edo Patriarca (presidente Agesci). Per la festa musicale, sono in corso contatti con i cantanti che hanno aderito all?iniziativa, in particolare Riccardo Fogli e la sua band. Cosa fanno loro, cosa potete fare voi È ovvio che tutti i lettori sono invitati non solo a partecipare, ma anche a dare il loro contributo alla buona riuscita del raduno, con idee, suggerimenti e contatti utili per costruire insieme questo momento. Ecco intanto che cosa testimoniano alcuni ?sostenitori eccellenti?. «Chi verrà alla manifestazione di Bari mostra di aver capito una cosa importante», dice don Oreste Benzi. «Cioè che in una vicenda così impressionante come una guerra nessuno ha le mani pulite, nessuno può dire ?Io non c?entro?. Il nostro benessere viene sempre pagato da chi sta peggio di noi, dai Paesi poveri, dai popoli che soffrono. La nostra pace è pagata dalla loro guerra. Per questo chi manifesterà per la pace il 14 giugno è come se dicesse ?No, a me questo ordine perverso non sta bene. Voglio impegnarmi e lottare per affermarne un altro, più giusto?». «La stragrande maggioranza delle persone, in Italia e in Europa vogliono la pace, eppure non si è arrivati nemmeno alla tregua», osserva don Elvio Damoli. «Occorre dunque gridare più forte, senza stancarsi, testimoniare anche in questa occasione che la pace è possibile. Specialmente da una città come Bari, la più vicina alla guerra». Per Edo Patriarca, «l?idea di donare una giornata di lavoro mi sembra un gesto significativo ed educativo. Significa rinunciare, seppur simbolicamente, a una parte di guadagno – e sobbarcarsi comunque le spese di un viaggio – a favore di chi soffre. E 24 ore non mi sembrano tante se pensiamo a chi subisce ogni giorno attacchi di ogni tipo». Infine, Giorgio Vittadini ribadisce che «occorre fermare i guerrafondai che contro ogni evidenza della ragione si ostinano a recare incredibili sofferenze ai popoli dei Balcani. Che gesti di pace partano dall?Italia è un buon segno, Bari è un?occasione in più da non lasciarsi sfuggire». A meno che la pace, come tutti ci auguriamo, ci preceda. Bari Tutti a Bari il 14 giugno: Prima della partenza della marcia ?Io vado a Pristina e a Belgrado?,raduno nazionale di tutti i sostenitori, anche di quelli che non partono. Appuntamento alle 15.30 al lungomare Crollalanza,vicino al porto. Bar Porto del Montenegro Porto di Bar Arriveremo il 15 giugno. La compagnia navale dovrebbe essere la Laburnum, che prima della guerra percorreva regolarmente questa rotta (nella foto, i treni dei deportati kosovari) Podgorica:Capitale del Montenegro Arriviamo in città La prima tappa del viaggio è la capitale del Montenegro, Podgorica,sede del governo del moderato Dukanovic.Anche qui sono cadute le bombe della Nato Per voi cinquanta Comitati locali PIEMONTE: Gianni D?Elia-Rivalta(To)-tel.011/9090285 Silvia Pochettino-Torino tel.011/8993823 LIGURIA: Luca Petralia-Genova-tel.010/6981015- evan@anspi.it Paolo Pilonca-Savona-tel. 010/6129048- lillisi@tin.it LOMBARDIA: Don Sergio Tettamanti – Ronago (Co) – tel. 031/980044 Alberto Anghileri – Lecco – tel. 0341/488233-fiomlc@tin.it Franco Fragolino -Como – tel. 031/301583 Sara Dalbosco – Portomantovano (Mn) – tel. 0376/397147 sportello.giovani@comune.mantova.it Marco Pogliaghi – Milano – tel. 0339/5469280 – themop@tiscalinet.itElisabetta Pavia -Milano –luca.bett@iol.itDorica Poggi – Milano – tel. 02/5796961 VENETO: Michele Boato – Mestre – tel. 041/950101 – info@ecoistituto.veneto.itMao Valpiana – Verona – tel. 045/8009803 – azionenonviolenta@sis.it Don Albino Bizzotto – Padova – tel. 049/663882 ALTO ADIGE: Hermann Barbieri – Bressanone (Bz) – tel. 0472/838215 – oew.barbieri@rolmail.net TRENTINO: Trentini Giuliano-Trento-tel.0461/980575- odctn@tin.it Friuli: Antonio Ciro Francescutto – San Giovanni (Pn) – tel. 0434/868750 Emilia: Stefano Castagnetti-Basilicanova(Pr) – tel. 0521/681244 Vittorio Merlini – Sestola (Mo) – tel. 0536/61062 Valda Busani – Scandiano (Re) – tel. 0522/981531 Marco Trotta – Bologna – tel. 051/6344671 – gavci@iperbole.bologna.it Michela Di Gennaro – Bologna – aifo@iperbole.bologna.it TOSCANA: Alessandro Cerri – Livorno – tel. 0586/887350 Michela Contemori – Torrita (Si)-tel. 0575/638311 Paolo Zammori – Filattiera (Ms) – tel. 0187/458108 – comufila@lunigiana.ms.it Francesco Andreini – Siena – tel. 0577/42587 – 100 idee@campo.comune.siena.it UMBRIA: Annachiara La Greca – Perugia – tel. 075/5726546 – milko.anselmi@mail.caribusiness.it MARCHE: Don Giacomo Ruggeri -Fano (Pe) – parabola@mbox.fano.netLuciano Benini-Fano(Pe)-tel. 0721/830265- parabola@mbox.fano.net Don Giancarlo Vecerrica – Macerata – tel. 0733/236407 Rossano Bartoli-Osimo (An) – tel. 071/72451 Amedeo Angelozzi – Fermo (Ap) – tel. 0734/620707 LAZIO: Don Renzo Copponi – Civitavecchia (Roma) – tel. 0766/32550Gianni Troiani – Roma – tel. 06/3058961 Angelo Caserta – Roma – tel. 06/8416600 Giuseppe Sini – Viterbo – tel. 0761/353532 – mdmsoft@tin.it CAMPANIA: Ugo Esposito – Montesarchio (Bn) – tel. 0824/833280 Marco Cillo -Avellino – tel. 0825/74691 BASILICATA: Angelo Leone – Bella (Pz) – tel. 0976/803229 Mario Grego-Matera-tel.0835/310835 <><> Don Salvatore Porcelli-Bisceglie (Ba) – tel. 080/3955968 Don Domenico Chiarantoni-Bitonto(Ba)-tel.080/3751236- kosovopax@santimedici.orgAgnese Panico- Alessano(Le)-tel.0833/781334 Don Salvatore De Pasquale-Bari-tel.080/5531201 CALABRIA: Patrizia Russo-Mormanno(Cs)-tel. 0981/81036 SICILIA: Giuliana Zaffuto-Palermo-tel.091/6560355 zaffuto.giuliana@ipalet.unipa.it Paola Gallo-Siracusa-tel.0931/721218Calogero Timpanaro-Enna-tel. 0935/37008 Enzio Sciacca – Catania – tel/fax 095/316339 – stopthewar@iol.it SARDEGNA: Valeria Camba – Cagliari – 070/370106 – camba@unionesarda.it


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