Non profit

La street art per le donne vittima di violenza

Un progetto artistico e di solidarietà ideato e sostenuto da Maupal, artista uomo di fama internazionale: “Che le donne siano protagoniste del cambiamento e della creazione di valore per un futuro più umano, pacifico e sostenibile è ormai evidente"

di Erica Battaglia

Maupal, ma anche Cinzia Pellin, Alessandra Carloni, Laika (nella foto di apertura), Alessia Babrow, Ste Real, Handiedan, Alesenso, Veblena Finkenberg, Lara Trevisan, Valentina Lucarini Orejon, Lasottosopra, le anonime cittadine del mondo Zoe, Lediesis: sono solo alcuni dei nomi delle artiste di fama nazionale e internazionale che mettono a disposizione una loro opera inedita per l’asta di beneficienza promossa online sul sito www.artbid.it dal 7 al 14 giugno dall’associazione Domna di Padova e dall’associazione Jeos di Vicenza, con il supporto di Fondazione Pangea Onlus, Fondazione per le Scienze Religiose (Fscire), Fairtrade Italia e il collettivo artistico Darehood. Scopo: raccogliere fondi a sostegno del progetto “Reama”, la rete antiviolenza di Fondazione Pangea Onlus.

“Che le donne siano protagoniste del cambiamento e della creazione di valore per un futuro più umano, pacifico e sostenibile è ormai evidente – si legge nella nota diramata dai promotori – e piano piano questa realtà si sta facendo strada nelle nostre comunità. La violenza domestica resta però una realtà e, in questo periodo di restrizioni dovute all’emergenza sanitaria, è aumentata. Come segnalato anche dall’Organizzazione delle Nazioni Unite: non per tutte le donne la casa è stata un luogo sicuro”. Nasce così l’idea di un’asta di beneficenza che fosse capace di unire artiste nazionali e internazionali in un’unica causa: sostenere altre donne che, ancora oggi, si trovano a dover affrontare situazioni di violenza fisica e psicologica. A guidare il progetto e ad idearlo un uomo: Maupal, nome d’arte di Mauro Pallotta, artista romano di fama internazionale e noto esponente della street art, ci riporta infatti a un modello maschile che supporta le donne e che sottolinea che le discriminazioni e le violenze basate sul genere vanno combattute insieme, così come insieme vanno sostenuti i valori dell’empowerment delle donne e il cambiamento culturale.


Tra i promotori dell’iniziativa anche la cantante Jo Squillo che non solo supporta la campagna, ma ha anche donato una maglia che richiama un suo progetto – “Wall of dolls”, ovvero il muro delle bambole – contro la violenza sulle donne.

Insomma, tutto sembra essere pronto per questo esperimento che mette insieme arte, cultura e fondi utili per sostenere percorsi di reinserimento per donne vittime di violenza. Cosa dobbiamo aspettarci di vedere? Di tutto. Nella settimana dal 25 al 31 maggio infatti è stata aperta una call per selezionare tutte le artiste – “ma anche chiunque si sentisse tale” specificano gli organizzatori – interessate a sostenere questo momento con la messa all’asta di una propria opera. Sarà quindi una settimana intensa che spazia dalla street art alla pittura, dall’illustrazione al disegno, dal tatoo art alla scultura. Appuntamento quindi dal 7 al 14 giugno su www.artbid.it. Chi fa l’offerta migliore si aggiudica l’opera e aiuta le donne che vogliono vivere senza la violenza.

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