Mondo

Zimbabwe, il tramonto degli agricoltori bianchi

Al via la riforma agraria pro neri. Entro la mezzanotte 2900 farmer dovranno lasciare la loro propriet

di Redazione

Dalla mezzanotte di oggi 2.900 farmer bianchi dovranno cessare la loro attività. Se continueranno a produrre, rischieranno una condanna di due anni di prigione. La Commercial Farmers Union – scrive oggi il sito della Bbc – ha fatto sapere ai coltivatori bianchi che dovranno adeguarsi alle nuove leggi dello Zimbabwe che stabiliscono la fine dell’attività. La misura riguarda il 60% del totale dei farmer bianchi del Paese. Lo scorso mese il governo di Harare aveva dato ai 2.900 agricoltori 45 giorni di tempo per cessare il lavoro di terreni che dovranno essere ridistribuiti. Il governo ha detto che l’esproprio dei farmer bianchi e l’assegnazione della terra ai contadini senza terra neri garantirà al Paese una maggiore autosufficienza in futuro. Di diverso avviso gli agricoltori bianchi, sicuri che le espropriazioni acuiranno la crisi economica del paese. ”Se faranno veramente ciò che hanno detto, se ci toglieranno la terra, ben presto si accorgeranno di non aver fatto una mossa intelligente”, spiega Lindsay Campbell, farmer la cui proprietà era già stata smembrata in passato. ”Ci vogliono togliere in 45 giorni ciò che abbiamo costruito in 50 anni”, denuncia un altro possidente bianco. Jenni Williams, portavoce dela Commercial Farmers Union, ha dichiarato che il ”provvedimento è folle e anticostituzionale”.


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