Famiglia

Il calcio solidale è in prima linea

Iniziative e indirizzi internet per un mondiale solidale

di Riccardo Bagnato

Ventuno milioni di persone hanno visto in televisione Italia-Croazia sabato 8 giugno. Sono però 16 milioni i fumatori italiani al di sopra dei 15 anni. Così, forse sulla base di questi numeri, l?Unione europea ha lanciato la campagna Feel free to say no (Sentiti libero di dire no). La campagna antifumo ha preso il via ufficialmente il 31 maggio, Giornata internazionale senza tabacco (stessa data in cui si è svolta la partita inaugurale dei Mondiali di calcio in Corea e Giappone) cui molti grandi calciatori europei hanno aderito, come Rui Costa e Paolo Maldini (www.feel-free.info). In Italia, campagna parallela della Lega italiana per la lotta contro i tumori (www.legatumori.it), che ha coinvolto la nazionale di calcio. E ancora. Campionati mondiali sì, ma alternativi, quelli promossi da www.otromundial.org, campagna internazionale di sensibilizzazione sullo sfruttamento legato alla produzione di articoli sportivi, promossa da Acea onlus – Associazione per i consumi etici e alternativi (www.consumietici.it), Accesso, Coordinamento Lombardo Nord/Sud del mondo, l?Altropallone, Rete di Lilliput. Altra campagna quella di Manitese, che invita a tifare senza scordare però i diritti dell?infanzia e per questo chiede una firma online: www.manitese.it/global_march/worldcc.htm. Ma di nazionali di calcio in Italia non ne abbiamo solo una. Anche la Nic – Nazionale italiana cantanti (www.nazionalecantanti.it), e la Nazionale piloti s?impegnano da anni perché il calcio e lo sport in generale siano un veicolo a favore della solidarietà. Ultima iniziativa, solo in termini di tempo, è stata la Partita del cuore Sos umanità, a Reggio Calabria il 20 maggio scorso, tr Nic e nazionale di calcio dei giornalisti. A favore dei bimbi di tutto il mondo. Calcio sì, quindi, ma per vincere non solo ogni quattro anni.


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