Famiglia
Ripartiamo dai bambini e dagli adolescenti: a tema l’equilibrio psicologico di bambini e famiglie dopo il lockdown
Giovedì 28 alle 16 il secondo appuntamento dei Dialoghi di Vita.it e Telefono Azzurro. Ospiti: Sandra Zampa, sottosegretario alla salute, Alberto Siracusano direttore del dipartimento di Medicina dei sistemi dell'Università di Roma Tor Vergata, Gigi De Palo, presidente Forum Associazioni familiari, Gianluca Nicoletti, giornalista, scrittore, conduttore radiofonico e televisivo, Fiorenzo Laghi professore ordinario di Psicologia dello sviluppo e dell'educazione all'Università degli Studi di Roma La Sapienza
di Redazione
In che situazione si sono trovate le famiglie con bambini e adolscenti durante il lockdown? E loro i ragazzi, messi oggi sotto accusa per gli aperitivi come stanno? E i più piccoli?
Uno dei problemi più seri determinati dall’epidemia di Covid-19 ha riguardato la vita dei bambini e degli adolescenti. Non si tratta, in tutta evidenza, solo della mancanza della scuola e della inevitabile perdita di alcuni mesi di lezione, ma anche delle conseguenze di un lungo periodo di isolamento e solitudine, in una fase della vita dove ancora non si ha un emotività "strutturata" ed è assai complesso, certamente impossibile per i bambini, provare a dare risposte alle domande sulla vita, alle paure ancestrali, all'instabilità e alle incertezze.
La doppia chiusura delle scuole e dei ragazzi in casa per tre mesi è un evento straordinariamente complesso e difficile. Non si tratta solamente degli eventuali segni dolorosi psicologici emersi, ma anche del senso esistenziale ed emotivo che bambini e ragazzi danno a questi eventi, sia nei segni negativi emersi sia nelle doti di resilienza. Anche i genitori hanno vissuto con difficoltà questa fase, sia per la crisi del lavoro, sia per il confinamento, sia per un rapporto con i figli per i quali spesso sono stati tramite attivi con la scuola. Una riscoperta di dialogo ma anche un impegno faticoso.
Di fronte ad uno scenario profondamente cambiato dall'emergenza coronavirus e in presenza di sfide nuove e di lungo periodo, Telefono Azzurro e Vita hanno deciso di inaugurare uno spazio di riflessione, di pensiero e di confronto che abbia al centro il futuro dei ragazzi e delle ragazze di questo Paese, e perciò il futuro di tutti noi. Per questo in ogni puntata l’abbrivio sarà dato proprio dai ragazzi e dalle ragazze con le loro domande e riflessioni.
L’urgenza oggi è quella di capire quanto il virus e il senso di morte, precarietà e paura che ha portato con sé, abbia influenzato e avuto un effetto dirompente sui ragazzi e il loro equilibrio. Per questo molti di loro andranno sostenuti e aiutati, anche in ambiente scolastico, attraverso il confronto con pedagogisti, educatori o psicologi che, anche nell'attività di gruppo, possano sciogliere gli enormi nodi che l'horror vacui del coronavirus ha prodotto nelle loro giovani vite. Molti hanno sviluppato ansia e paura dopo essere stati catapultati dentro un evento storico mondiale che ha a che fare con la morte e il dolore e cambierà nel profondo il sistema sociale ed economico nel quale siamo vissuti finora con conseguenze che, oggi, non possiamo immaginare e misurare. Si tratta di un evidente fatto psicologico e sociale che dobbiamo affrontare perché agisce su un'intera generazione che sarà quella del post pandemia.
Di questo e altro discuteremo giovedì insieme a Riccardo Bonacina e Ernesto Caffo, neuropsichiatra infantile e presidente di Telefono Azzurro e gli ospiti della punata: Sandra Zampa, sottosegretario alla salute (nella foto), Alberto Siracusano direttore della scuola di specializzazione in psichiatria e direttore del dipartimento di Medicina dei sistemi dell'Università di Roma Tor Vergata, Gigi De Palo, presidente Forum Associazioni familiari, Gianluca Nicoletti, giornalista, scrittore, conduttore radiofonico e autore televisivo italiano, attualmente speaker di Radio 24 ed editorialista de La Stampa, Francesca Scandroglio, Psicologa Clinica e Forense specializzata nell’area degli abusi all’infanzia e Fiorenzo Laghi professore ordinario di Psicologia dello sviluppo e dell'educazione all'Università degli Studi di Roma La Sapienza.
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