Cultura

Bush, anzi Nerone. Americhe: un cardinale accusa

Una durissima requisitoria contro la casa bianca da parte di un porporato honduregno. Che al mensile 30Giorni dice: "Si attacca la chiesa perché sta con i poveri"

di Redazione

Qual è la Chiesa che più volte ha ricevuto Arafat? Qual è la Chiesa che non accetta che Gerusalemme sia la capitale indivisibile dello Stato d?Israele ma che deve essere la capitale delle tre grandi religioni monoteiste? Qual è la Chiesa che si oppone all?aborto, all?eutanasia, alla pena di morte? La Chiesa cattolica. L?unica che, diciamo così, ostacola una politica disumanizzante». Per questo, secondo il cardinale honduregno Oscar Andrés Rodriguez Maradiaga, è stata presa di mira dai media americani. Concentratisi su scandali sessuali all?interno della Chiesa proprio mentre l?attenzione di tutto il mondo era focalizzata sul Medio Oriente e le sofferenze del popolo palestinese. «Un accanimento», ha spiegato il vescovo di Tegucigalpa al mensile 30 Giorni, « che mi ricorda i tempi di Nerone, Diocleziano e, più recentemente, di Stalin e Hitler». Una caccia alle streghe che, per Maradiaga, favorevole a punire i vescovi che si sono macchiati di gravi colpe con le opportune censure canoniche e anche con la giustizia civile, non è giustizia ma persecuzione. «Noi vescovi non dobbiamo dimenticare che siamo pastori misericordiosi e non agenti dell?Fbi o della Cia. Le accuse devono essere sempre provate con un giusto processo. E poi senza modalità persecutorie da parte delle autorità civili come invece sta accadendo ora». Ma la Chiesa, secondo il cardinale honduregno, in questo momento è scomoda anche per la sua dottrina sociale. «Nel contesto mondiale di oggi, l?opzione preferenziale per i poveri della Chiesa latinoamericana è più che mai attuale: la cosiddetta globalizzazione economica ha aggravato il solco esistente tra Paesi ricchi e Paesi poveri». Una posizione scomoda per chi, come gli Stati Uniti, invoca il liberalismo economico come strumento per porre fine allo sconquasso economico-finanziario dell?America Latina. Spiega Maradiaga: «Una delle cause di questa situazione va ricercata anche nella politica protezionistica imposta da Stati Uniti ed Europa che danneggia enormemente molti Paesi latinoamericani che potrebbero trarre profitto dai propri prodotti. Oppure dal sistema dei prezzi stabilito dalle piazze finanziarie internazionali, come New York e Londra, in modo iniquo. Il nuovo direttore generale del Fondo monetario internazionale mi ha confidato che con il denaro che il governo Usa versa come sussidi ai propri agricoltori per la produzione dello zucchero si potrebbe comprare tutta la produzione mondiale dello stesso zucchero e avanzerebbero anche dei soldi». La soluzione proposta dal cardinale? Più che altro un consiglio per la Fao, che finora non è riuscita a combattere la fame e la povertà. «Dovrebbe essere più coraggiosa, fare un passo avanti. Oggi si pagano agricoltori per per non produrre o per distruggere il proprio raccolto, in modo da tenere bassi i prezzi. Questo vuol dire che ci sarebbe la possibilità di produrre a sufficienza per tutti».


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