Welfare

Indulto,tutti insieme a marcia indietro

L'indulto,chi l'ha visto? Dopo dieci di anni di tira e molla,oggi le principali forze politiche fanno marcia indietro.

di Redazione

L?indulto,chi l?ha visto? Dopo dieci di anni di tira e molla, in cui i politici hanno detto, a parole, che un provvedimento di indulto avrebbe messo l?agognata parola fine sul capitolo Anni di piombo, ma in pratica non trovavano mai un?accordo (e il quorum) per arrivare a una soluzione, oggi le principali forze politiche fanno marcia indietro. Retrocede il Presidente del Consiglio, Massimo D?Alema, che nei primi giorni dopo l?omicidio di D?Antona aveva fatto appello alla calma (dichiarando che il progetto di legge sull?indulto era ancora da prendere in considerazione) e il 1° di giugno, durante la trasmissione ?Porta a Porta? ha dichiarato: «Occore valutare la questione dell?indulto agli ex terroristi con estrema cautela. Non bisogna dimenticare che ci sono ancora verità da chiarire e soprattutto, centoquaranta latitanti da catturare». E retrocede anche Gianni Alemanno, deputato di Alleanza Nazionale, che dal 1995, sfidando i dettami del suo partito, ha proposto, nella scorsa e presente legisaltura, un progetto di legge di indulto per i terroristi in carcere (senza condanne per reati di sangue). E dice a Vita: «Mi sembra una follia parlare di indulto in questo momento. Pigliamoci una pausa di riflessione. Se da una parte è vero che il vecchio terrorismo è stato oggettivamente superato, è anche vero che alcuni fuoriusciti dal carcere sono tornati a delinquere. Poi bisognerebbe vedere se alcuni ?vecchi? del terrorismo rosso abbiano o meno ispirato gli assassini di Massimo D?Antona. L?indulto è una battaglia giusta, sia dal punto di vista culturale che politico. Ma prima chiariamoci le idee». In carcere o latitanti Latitanti: 193 di sinistra: 168 di destra: 25 Latitanti rifugiati in Francia: 120 Terroristi ancora in carcere : 207 di sinistra: 189 di destra: 18 In regime di semilibertà: 135 Totalmente detenuti: 72


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA