Comitato editoriale

Nel 2016, generato un cambiamento positivo per 91.704 persone

Dopo l'esordio dello scorso anno, Ciai ha redatto suo nuovo Rapporto d’Impatto. Lo strumento utilizzato è la Teoria del Cambiamento

di Redazione

Dopo l’esordio dello scorso anno, CIAI ha pubblicato il Rapporto d’Impatto 2016. Rendere conto del lavoro svolto e di ciò che si è ottenuto: questo, in estrema sintesi, è l’obiettivo di CIAI, con questa scelta. Il percorso di ricerca di CIAI si è sviluppato nel 2016 intorno allo strumento della Teoria del Cambiamento, un modello che definisce come l’associazione lavora e il cambiamento che si vuole realizzare, fornendo strumenti e metodologie per misurare ciò che si è ottenuto.

Nel 2016 CIAI ha generato un cambiamento positivo per 91.704 persone. L’analisi delle entrate per tipologia di donatore evidenzia che la maggior parte delle risorse di CIAI viene da donatori privati, sia con i Sostegni a distanza sia tramite altre forme di finanziamento. Anche nel 2016 la maggior parte dei fondi raccolti (87%) è stata utilizzata da CIAI per un impiego diretto a favore dei bambini più vulnerabili.

Guardando agli OUTPUT (le attività realizzate e i loro risultati immediati), la suddivisione delle uscite è la seguente.

Ognuno degli Output – Inclusione sociale, Protezione e Benessere psico emotivo – viene nel Rapporto attentamente analizzato, mettendo in evidenza beneficiari e progetti realizzati. Per le quattro tipologie di beneficiari – Bambini, Famiglie, Comunità e Istituzioni – sono stati individuati degli OUTCOME (gli effetti dell’intervento, il cambiamento generato sui beneficiari diretti) e degli indicatori misurabili, affiancati da analisi e commenti. Completano il documento i Focus su alcune attività particolarmente significative e, naturalmente, il Bilancio economico (certificato da PricewatherhouseCoopers).

Per Paolo Palmerini, direttore operativo di CIAI, «la sintesi ottenuta racconta di noi, di tutto il nostro lavoro, delle cose belle che vediamo succedere, delle fatiche che affrontiamo nella difesa dei diritti dei bambini più fragili. È un racconto articolato, che non si esaurisce nella lapidaria semplicità di un singolo numero, ma si ramifica nella crescita di una fronda di valori e valutazioni».

Il Rapporto d’Impatto 2016 è disponibile sul sito di CIAI.

Foto Tina Floersch/Unsplash