Cultura

Salta l’ostacolo con Pulcinella

Sono i volontari delle "Case di Pulcinella",le strutture ideate dalla Comunità di Sant'Egidio per accogliere disabili fisici e mentali.

di Massimo Angeli

Hanno il nome un po? buffo di chi non si prende troppo sul serio, ma quello che fanno, al contrario, è molto importante. Per centinaia di ragazzi handicappati di Roma addirittura insostituibile. Sono i volontari delle ?Case di Pulcinella?, le strutture ideate dalla Comunità di Sant?Egidio per accogliere disabili fisici e mentali. «Perché Pulcinella? Perché la maschera napoletana è il prototipo dell?uomo bastonato a destra e a sinistra, ma che attraverso l?amicizia e la solidarietà di tante altre persone semplici riesce comunque a tirare avanti», spiega Giuseppe Di Pompeo, esponente della comunità di Trastevere. «Proprio come le persone disabili, bistrattate perché incapaci di far sentire la loro voce, emarginate perché vittime di pregiudizi sulle loro potenzialità e capacità». Sono gli anni Settanta quando la Comunità di Sant?Egidio inizia a occuparsi di disabili. Nel 1983 è aperta la prima Casa di Pulcinella e la felice riuscita di quell?esperienza ha favorito la creazione di altre otto case, tutte in quartieri di periferia, Primavalle, Serpentara, San Lorenzo, Nuova Ostia, Garbatella, Vigne Nuove, Alessandrino, Tor Bella Monaca, dove al problema dell?handicap si aggiunge quello della povertà. Altre strutture sono a Napoli, Genova e Firenze, una addirittura in Germania, a Wurzburg. Sono circa 500 gli handicappati, soprattutto cerebrolesi, che frequentano regolarmente le Case di Pulcinella, assistiti da oltre 80 operatori volontari. «Ci appoggiamo a parrocchie e istituti religiosi, ma le nostre case non sono altro che luoghi di amicizia dove vivere bene al di là delle diversità», chiarisce Di Pompeo. L?obiettivo centrale è far raggiungere al portatore di handicap una sufficiente autonomia. A questo fine, oltre all?insegnamento della lettura e della scrittura, si insegna loro a fare le pulizie personali, a leggere l?orologio e riempire dei semplici moduli. Ma nelle Case di Pulcinella trovano spazio anche attività teatrali e d?artigianato, lo sport e il catechismo, la ceramica e la pittura. Attentamente curato è il momento della socializzazione. Molto spazio è lasciato al gioco, alle feste da ballo in occasione dei compleanni, alle gite e alle serate al cinema. Appuntamento particolarmente atteso è la colonia estiva che costituisce anche l?occasione per verificare l?indipendenza dei soggeti disabili e per trattare temi connessi all?ambiente. Al di là di ogni cosa è l?amicizia che lega disabili e volontari la vera caratteristica delle Case di Pulcinella. «Il nostro vissuto dimostra che è possibile essere amici in maniera diversa da quella che il ?mondo? conosce, ma più bella e più ricca. Un?amicizia che cresce con il passare degli anni affrontando insieme i problemi della vita quotidiana». La ricerca del lavoro ha portato all?inserimento dei ragazzi handicappati in corsi professionali e tirocini di formazione, fino alla decisione di fondare una cooperativa integrata che, dal ?92, gestisce una paninoteca a Trastevere. L?incontro con le famiglie, con genitori spesso anziani, ha posto invece l?esigenza di assicurare ai ragazzi disabili un futuro sereno anche dopo la scomparsa dei genitori. Per questo dall?89 è stata avviata l?esperienza della casa- famiglia, dove otto disabili vivono assistiti giornalmente da 15 volontari. «Il nostro modo di essere amici vuole andare oltre l?handicap», termina Di Pompeo. «Vogliamo cambiare il mondo partendo dall?amicizia». Ecco allora ragazzi handicappati raccogliere fondi per sostenere un ospedale in Sudan, ecco i loro quadri venduti per finanziare una scuola in Mozambico, ecco le raccolte di carta per difendere l?ambiente e avere un mondo più pulito. Un mondo dove l?handicap non fa più paura e non emargina più nessuno. Un?idea della Comunità di Sant?Egidio La Comunità di Sant?Egidio nasce a Roma nel 1968 per iniziativa di Andrea Riccardi, allora liceale, oggi docente di Storia del cristianesimo. Si caratterizza dagli inizi per l?attività di evangelizzazione e di vicinanza ai poveri, tratti peculiari per cui dal 1986 è riconosciuta dalla Santa Sede come Associazione Pubblica Laicale della Chiesa cattolica. Negli anni si è impegnata con sempre più efficacia fra le forme di vecchia e nuova povertà, nel Nord e nel Sud del mondo. Dagli immigrati agli anziani non più autosufficienti, ai malati terminali e di Aids, alle persone senza fissa dimora. La Comunità di Sant?Egidio è diffusa in varie città italiane, all?estero è presente in più di trenta Paesi europei ed extraeuropei, tra cui Africa e America Latina. I membri di Sant?Egidio sono quasi 20 mila, tutti volontari. Il servizio ai poveri e le attività umanitarie, dagli anni ?80 in poi, hanno dato vita a originali iniziative in favore della pace, promuovendo concreti negoziati di riconciliazione in alcuni confilitti contemporanei. Va ricordata la pace in Mozambico (1992) con la mediazione ufficiale della comunità, e i contributi nelle crisi di Algeria, Guatemala, Burundi, Albania e Kosovo. Dall?87, attraverso l?associazione ?Uomini e Religioni?, Sant?Egidio è tra i protagonisti del dialogo ecumenico e interreligioso a livello mondiale. Dalla seconda metà degli anni ?90 è candidata al premio Nobel per la Pace. Nome:case di pulcinella-comunita di San’Egidio Indirizzo:piazza Sant?Egidio,3/a 00153 – Roma Telefono:06585661 Presidente:Andrea Riccardi Scopo:integrazione sociale dei disabili attraverso attività e amicizia anno di nascita: 1983


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