Mondo
Somalia, 20mila bambini condannati a morte dalla siccità
La denuncia dell'ong Save the children. "Per risolvere i problemi sono necessari un miliardo e mezzo di dollari"
di Redazione
Oltre 20mila bambini in nove distretti della Somalia rischiano di morire di fame in pochi mesi a meno che la comunità internazionale continui a fornire aiuti salva-vita al paese colpito dalla siccità. Questa la denuncia di Save the Children, l’Organizzazione internazionale dedicata dal 1919 a salvare la vita dei bambini e garantire loro un futuro, a ogni costo.
I casi di malnutrizione acuta grave – la più pericolosa forma di malnutrizione – sono saliti in modo vertiginoso in quasi metà dei nove distretti valutati. Nel solo distretto di Mataban il 9.5% dei bambini sotto i cinque anni è gravemente malnutrito, secondo una ricerca condotta da Save the Children in collaborazione con Concert Worldwide e Action Against Hunger.
La ricerca si basa su una serie di indicatori legati alla malnutrizione, alle provviste di cibo e ai tassi di mortalità, che delineano lo stato di carestia e i risultati mostrano che in alcune aree del paese gli indicatori relativi alla nutrizione sono equivalenti a quelli che si determinano in caso di carestia.
“La mancanza di cibo e il crescente numero di bambini malnutriti sono angoscianti” ha affermato Hassan Noor Saadi, Direttore di Save the Children in Somalia. “Le piogge più recenti sono state irregolari e insufficienti a garantire la crescita del raccolto. Le famiglie continuano a perdere quel poco che resta dei propri mezzi di sostentamento e del bestiame, rimanendo con poche alternative da offrire ai bambini. Tutto questo indica un chiaro rischio di carestia”.
Si stima siano necessari un miliardo e mezzo di dollari per supportare le agenzie che forniscono aiuti sul campo a intervenire, ma ad oggi sono stati finanziati solo 550 milioni. Per questo motivo Save the Children rinnova con urgenza l’appello alla comunità internazionale affinché segua l’esempio del Governo del Regno Unito e continui a sostenere la risposta alla siccità in Somalia.
“La prima metà dell’anno ha visto significativi livelli di supporto dai donatori. Ciò ci ha consentito di aiutare quasi un milione di bambini vulnerabili. Ma questi fondi termineranno presto, lasciandone altri milioni a rischio, a meno che siano rese disponibili ulteriori risorse” ha aggiunto Hassan Noor Saadi. “Accogliamo con favore il recente annuncio del Governo del Regno Unito, che fornirà ulteriori 75 milioni di dollari, così come l’impegno del Governo degli Stati Uniti. Sollecitiamo altri donatori a fare lo stesso e a rendere più fondi disponibili. Se il resto della comunità internazionale non dovesse fare la propria parte, rischiamo di ripetere gli orrori del 2011, quando una carestia fece sì che oltre 250.000 persone – una metà delle quali rappresentata da bambini – persero la vita”.
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