Cultura

Il valore del microcredito. Prefazione

L'intervento di presentazione degli organizzatori: Maurizio Carrara, presidente del Cesvi e Riccardo Bonacina, direttore editoriale di VITA

di Redazione

È dal Bangladesh, Paese del Sud-Est asiatico martoriato da continue calamità naturali, carestie e miseria, che arriva Muhammad Yunus. Uomo dal temperamento mite e solare, si è presentato a noi con tutta la saggezza e la serenità d’animo tipica degli orientali. E così ha conquistato giovani studenti, giornalisti e tutte le centinaia di persone che il 19 marzo 2002 hanno affollato il Centro congressi Cariplo di Milano per assistere al convegno “Il valore del microcredito”, momento conclusivo del progetto biennale “I volontari del Sud: una scommessa per lo sviluppo”, realizzato dalla ong Cesvi e da Vita non profit magazine con il contributo della Commissione dell’Unione europea, di cui in questo quaderno pubblichiamo una sintesi dei lavori. Muhammad Yunus, economista e accademico di fama internazionale, nonché direttore generale di Grameen Bank, è soprattutto uno di loro, uno dei tanti “volontari del Sud” che ha deciso di prendere in mano il destino della popolazione del proprio Paese e aiutarla a percorrere la strada di uscita dalla povertà. “Grameen” nella lingua locale significa “contadino” ed è a favore di questa vastissima categoria di persone, i più poveri tra i poveri, che Grameen Bank dal 1977 lancia programmi di microcredito, per permettere di accedere al prestito a braccianti, nullatenenti e persone solitamente escluse dai meccanismi di credito tradizionali perché considerate insolventi e, di conseguenza, non degne di fiducia. Una vera e propria rivoluzione capace di mettere a punto un metodo efficace di lotta alla povertà, mettendo da parte le eleganti teorie economiche tradizionali, troppo spesso incapaci di dare risposte concrete e immediate ai problemi quotidiani della gente, per ripartire dall’esperienza della strada, villaggio dopo villaggio. Grameen Bank oggi è diventata un modello percorribile non solo per i Paesi del Sud ma anche per quelli del Nord del mondo. Esperienze simili sono state avviate nelle favelas latinoamericane, nei villaggi africani, ma anche nelle periferie delle grandi città del mondo “sviluppato”. Ne hanno dato testimonianza nella giornata del 19 marzo, oltre a Muhammad Yunus, James Kaddaras, Pascal-Firmin Ndmira e Giuseppe Tonello, “volontari del Sud” che, uniti, sono riusciti a fare emergere la propria voce e a farsi ascoltare. Maurizio Carrara presidente Cesvi Riccardo Bonacina direttore editoriale di Vita


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