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Rifugiati: la radiografia in cifre

Il numero delle persone di competenza dell'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) nel 2001 è diminuito di circa 2 milioni

di Redazione

Il numero delle persone di competenza dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) nel 2001 è diminuito di circa 2 milioni. Mentre il numero dei rifugiati in tutto il mondo è rimasto quasi invariato rispetto all’anno precedente – 12 milioni – nel 2001 è diminuito il numero sia di sfollati che di apolidi di cui si occupa l’Agenzia.

I rifugiati provenienti dall’Afghanistan e dalla Ex Repubblica Jugoslava di Macedonia (FYROM) costituiscono i gruppi più numerosi ad aver lasciato il proprio paese durante il 2001. Delle 93mila persone fuggite dalla Macedonia, circa 90mila sono rientrate nel paese nello stesso anno. Quasi 200mila afghani nel 2001 hanno lasciato il proprio paese sconvolto dalla guerra, raggiungendo gli oltre 3,5 milioni di rifugiati che già si trovavano fuori dal paese. Le statistiche relative al 2001 non tengono conto degli oltre 1 milione di afghani rimpatriati durante il 2002.

Inoltre, durante l’anno in Africa si sono verificati diversi spostamenti forzati di popolazione su larga scala, con circa 188mila persone fuggite nei paesi limitrofi. I flussi principali hanno riguardato rifugiati provenienti da Angola, Sudan, Repubblica Democratica del Congo (RDC), Repubblica Centrafricana, Somalia, Burundi, Liberia, Ruanda e Senegal.

Circa 3,8 milioni di palestinesi – che rientrano nel mandato dell’UNRWA – non sono inclusi in queste statistiche.

Oltre ai rifugiati, l’UNHCR svolge anche attività in favore di rimpatriati, richiedenti asilo, alcuni gruppi di sfollati, apolidi e altre persone colpite da guerre e conflitti.

Nonostante il numero di sfollati di cui si occupa l’UNHCR sia sceso di oltre 800mila persone nel 2001, vi sono stati anche preoccupanti sviluppi relativi a situazioni di movimenti forzati di popolazione all’interno di alcuni paesi. In Afghanistan nel 2001 altre 511mila persone hanno lasciato le proprie case pur restando all’interno del paese, portando il totale degli sfollati di competenza dell’UNHCR a 1,2 milioni. Alcuni di loro sono poi rientrati all’inizio del 2002.

Secondo fonti governative, in Colombia nel 2001 è stato registrato il secondo incremento di sfollati di cui si occupa l’UNHCR, da 190mila a 720mila. Questo dato influisce sull’aumento del 30 per cento nella popolazione totale di competenza dell’UNHCR in America Latina e Caraibi. I colombiani inoltre rappresentano il settimo gruppo di richiedenti asilo nel 2001.

Altri massicci spostamenti interni si sono verificati durante l’anno in Liberia – con 112mila nuovi sfollati – e Macedonia, con 74mila. Di questi ultimi, 58mila sono rientrati entro la fine dell’anno.

Sul lato positivo, vi sono stati importanti rientri di sfollati nei loro luoghi di origine in Eritrea (oltre 1 milione di persone), Bosnia-Erzegovina (80mila), Burundi (42mila) e Croazia (11mila). Inoltre circa 33mila rifugiati eritrei sono rimpatriati dal Sudan. Nel mese di maggio di quest’anno, l’UNHCR ha annunciato il termine dello status di rifugiato per gli etritrei alla fine del 2002.

Sempre tra gli sviluppi positivi si è registrata una diminuzione di 700mila persone, tra apolidi e altre persone di competenza dell’UNHCR, soprattutto nei paesi della Comunità degli Stati Indipendenti (CSI). In collaborazione con l’Alto Commissariato, durante lo scorso decennio i paesi della CSI hanno lavorato per trovare soluzioni per queste persone, molte delle quali hanno potuto ottenere la cittadinanza o altri status giuridici che li mettono in condizione di integrarsi.

La diminuzione nel numero di sfollati e delle altre persone di competenza dell’Agenzia e la diminuzione dei rimpatri di rifugiati influiscono notevolmente sulla popolazione totale di cui si occupa l’UNHCR, passata dai 21,8 milioni del 2000 ai 19,8 del 2001.

Le statistiche sul numero degli sfollati sono spesso molto più difficili da rilevare rispetto a quelle relative ai rifugiati, persone che attraversano un confine internazionale. Pertanto le cifre sugli sfollati sono spesso basate su stime, che differiscono notevolmente a seconda delle varie fonti che le elaborano.

Attualmente, circa 7,7 milioni di persone, tra quelle di cui si occupa l’Alto Commissariato, sono bambini e ragazzi di età inferiore ai 18 anni. la percentuale di bambini varia dal 57 per cento dell’Africa centrale a solo il 20 per cento dell’Europa centrale e orientale. Al contrario, i rifugiati con oltre 60 anni di età costituiscono più del 15 per cento della popolazione dell’Europa orientale e della regione balcanica, mentre in Africa generalmente rappresentano meno del 5 per cento. Nella maggior parte delle regioni, donne e ragazze di tutte le età costituiscono una percentuale che varia tra il 45 e il 55 percento della popolazione di rifugiati.

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