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A Pavia nel nome dell’emergenza arriva lo sharing radiologico

Ics Maugeri e Fondazione Irccs Policlinico San Matteo unite anche nell’emergenza Coronavirus. «Occorreva creare un sistema ordinato, una procedura certa e semplice. Ne è nato un sistema a due vie: gli esami eseguiti in Policlinico possono essere visualizzati dalla Maugeri e viceversa», spiega Paolo Poggi primario Irccs Maugeri. Cruciale dice Lorenzo Prada direttore Uoc radiologia del San Matteo «in situazioni eccezionali come quella che stiamo vivendo, la possibilità di condividere in tempo reale le informazioni diagnostiche»

di Redazione

All’Istituto Clinico Maugeri si potranno vedere in tempo reale le radiografie dei pazienti lì trasferiti dal San Matteo, mentre i medici del Policlinico potranno controllare il decorso dei loro dimessi. Come? Con un sistema di condivisione (cloud), che archiviano le immagini radiologiche e che si parlano, consentendo la condivisione e il confronto dei referti, per arrivare celermente a verificare il decorso clinico del paziente. Uno sharing medicale, nel nome dell’emergenza.
I due sistemi di archiviazione immagini Pacs (picture archiving and communication system) di San Matteo e Maugeri possono ora comunicare grazie all’impegno dei responsabili delle due aree, Paolo Poggi, primario dell’Irccs Maugeri Pavia, e Lorenzo Preda, direttore della Uoc Radiologia dell’Irccs Fondazione Policlinico San Matteo, nonché ordinario dell’Università di Pavia, e alla pronta intesa fra le Direzioni degli Istituti.

A spiegare il beneficio di questa nuova comunicazione è Paolo Poggi: «Al momento delle dimissioni di un paziente, di norma nella cartella clinica che lo accompagna, ci sono i soli referti degli esami radiologici, ossia la valutazione che ha fatto delle immagini il collega dell’altro ospedale. Se, come accade spesso, il paziente viene sottoposto ad ulteriore esame radiologico da noi, non è possibile effettuare un confronto per la mancanza dell’immagini precedenti. Non è cioè possibile capire la variazione del quadro polmonare e stabilire se la terapia in atto è efficace e questa è una malattia che non ci concede troppo tempo».

«In questi casi», prosegue il primario dell’Irccs Maugeri, «si chiede la cortesia al collega dall’altro ospedale di ottenere quelle immagini in via “amichevole” ed estemporanea. In questa situazione di emergenza occorreva creare un sistema ordinato, una procedura certa e semplice. Ne è nato un sistema a due vie: gli esami eseguiti in Policlinico possono essere visualizzati dalla Maugeri e viceversa “affinché” gli stessi colleghi San Matteo possano seguire l’evoluzione della malattia dei loro pazienti».

«È stato fatto per il Covid-19», prosegue Paolo Poggi, «ma potrebbe essere esteso in futuro ad altri ambiti. Ad esempio in campo riabilitativo, dove pazienti dimessi dallo stesso San Matteo accedono alla Maugeri per la riabilitazione di patologie particolarmente invalidanti che richiedono un costante follow-up con le diverse metodiche di imaging. Una collaborazione che potrebbe allargarsi: “La stessa soluzione di condivisione delle immagini” potrebbe coinvolgere anche altre istituzioni pavesi, creando un unico contenitore di immagini condivise. Sarebbe infatti un unicum nella sanità italiana».

A favorire la svolta, l’adozione dei medesimi sistemi di archiviazione, nel rispetto degli standard di privacy e tutela dei dati.

«Ho recepito con entusiasmo la proposta di Poggi che è stata resa possibile dai tecnici dei nostri servizi informatici», commenta Lorenzo Preda, Direttore Uoc Radiologia del San Matteo, «penso che, specialmente in situazioni eccezionali come quella che stiamo vivendo, la possibilità di condividere in tempo reale le informazioni diagnostiche sia di importanza cruciale per la corretta gestione nel tempo dei pazienti. Sono sicuro che tale modalità di collaborazione potrà rivelarsi fondamentale anche in altri contesti clinici».

Lo sharing radiologico è solo l’ultimo tassello di una collaborazione che ha visto San Matteo e Maugeri unite già dall’inizio dell’emergenza coronavirus.
Nella notte tra il 21 e il 22 febbraio, la Fondazione Irccs Policlinico San Matteo ricoverava i primi pazienti affetti da Covid. Da qui la necessità di riorganizzare alcuni reparti dell’Istituto e la collaborazione con l’Ics Maugeri di Pavia che ha da subito accolto numerosi pazienti ricoverati nei reparti di Cardiologia, Pneumologia e Medicina del San Matteo.

È stata, poi, la volta di un intero reparto di sub-acuti: 36 persone accolte nell’Istituto di Via Boezio. Infine, è arrivato il momento degli stessi pazienti affetti da Covid che, superata la fase più critica della malattia, e dopo essere stati dimessi dal reparto di Rianimazione del San Matteo, venivano spostati in aree dedicate nella sede principale in via Maugeri.

«L’emergenza Covid-19 ha impegnato il San Matteo con oltre 2.200 persone in Pronto Soccorso e oltre 1.000 ricoveri, ma ha anche sancito un’alleanza clinica assistenziale fra i due Irccs, San Matteo e Maugeri, che arricchisce la già eccellente sanità pavese», dichiara Carlo Nicora, Direttore Generale della Fondazione Irccs Policlinico San Matteo di Pavia.
«Con questa ulteriore sinergia fra i nostri Istituti, proseguiamo nella via della stretta collaborazione: lo richiede la salute dei cittadini», chiosa Mario Melazzini, amministratore delegato di Ics Maugeri.

In apertura photo by engin akyurt on Unsplash


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