Economia

Un’impresa sociale per rendere la Nuova Zelanda 100% accessibile

Si chiama Be.Accessible e ha la vision di rendere il mondo un posto in cui ogni persona ha l’opportunità di raggiungere il suo vero potenziale. Dalla sua fondazione, nel 2011, l'impresa sociale ha mobilitato centinaia di business, spazi pubblici, infrastrutture, lavoratori e impiegati.

di Cristina Barbetta

Be. Accessible è un’impresa sociale neozelandese con la vision di rendere la Nuova Zelanda accessibile al 100% a tutti: un paese in cui ogni persona ha l’opportunità di raggiungere il suo vero potenziale. Be. Accessible è anche un movimento che invita organizzazioni e business a unirsi per trasformare il mondo in un luogo in cui ogni persona, ogni edificio e comunità è davvero accessibile. Dalla sua fondazione, nel 2011, Be.Accessible ha mobilitato business, spazi pubblici, infrastrutture, lavoratori e impiegati per raggiungere quello scopo finale.

L’impresa sociale neozelandese sta lavorando con centinaia di business per aiutarli a cambiare. «Stiamo anche creando un nuovo innovation lab e un fondo d’investimento che catalizzerà nuovi accessi alle innovazioni per il 21esimo secolo, stiamo posizionando la Nuova Zelanda in modo che possa essere il centro dell’accesso alle innovazioni a livello globale», afferma Minnie Baragwanath, fondatrice e CEO di Be.Accessible, in un’intervista al Pioneers Post.

Minnie Baragwanath sarà uno degli speaker al Social Enterprise World Forum, che si terrà in Nuova Zelanda dal 27 al 29 settembre. «Spero che sia un trampolino di lancio cosicché nei prossimi due anni vedremo che le politiche governative sono cambiate, che ci sono nuovi bellissimi progetti, che stiamo evolvendo», prosegue Minnie Baragwanath.

Be.Accessible ha creato, professionalizzando l’expertise e la conoscenza in tema di accessibilità, un modello di consulenza per organizzazioni e lo stesso governo su come diventare più accessibili.

Il sogno di Be.Accessible è di rendere accessible il paese al 20% dei neozelandesi che vivono con una disabilità . Sia le persone anziane,sia i genitori con i passeggini hanno anch’essi dei bisogni in termini di accessibilità perché il progetto non si rivolge solo a persone con disabilità ma affronta il problema dell'accessibilità a 360 gradi.

«A Be.Accessible abbiamo un approccio olistico, crediamo che la vera accessibilità sia possibile solo quando gli aspetti fisici, sociali e personali della vita sono affrontati insieme», dice Minnie Baragwanath sul sito dell’impresa sociale.
Per quanto riguarda gli aspetti fisici, creando un ambiente a livello fisico e di informazioni che renderà ciascuno in grado di godere e condividere tutto quello che la Nuova Zelanda ha da offrire. A livello sociale l’idea è quella di ispirare tutti a pensare in maniera differente riguardo l'accessibilità in modo da suscitare le speranze e i sogni di tutti.

Foto: Nathan Anderson/Unsplash


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