Formazione

Lo studente fa tris con gli assi del sociale

Manager di imprese non profit, gestione dei servizi sociali e esperto di beni artistici e culturali: su questi tre master il prestigioso ateneo rilancia i suoi corsi.

di Redazione

Tre master. Questa l?offerta dell?Università Bocconi a laureati, laureandi e diplomati che il 2000 vogliono affrontarlo come manager delle imprese non profit, dei servizi sociali e dei beni artistici e culturali del Bel Paese. Per i primi, 15 in tutto, a novembre prenderà il via la terza edizione del Corso di perfezionamento post laurea in Economia e gestione delle imprese non profit. 1080 ore di lezione, frequenza obbligatoria di 8 ore per cinque giorni la settimana, stage presso fondazioni e organizzazioni non profit, seminari e frequenti verifiche del grado di apprendimento che negli ultimi due anni hanno dato ottimi risultati: dei 22 partecipanti alla prima edizione, 17 lavorano nel Terzo settore con incarichi di responsabilità e quasi tutti gli studenti che stanno concludendo l?edizione 1998-1999 sono stati contattati da imprese non profit. Di carattere prettamente economico le materie studiate: gestione delle risorse umane, marketing, informatica, contabilità e controllo di gestione, rapporti con le pubbliche amministrazioni, contesto giuridico e normativo delle non profit e bilancio. «Conoscenze specifiche», spiega il dottor Pasquale Seddio, che con la professoressa Anna Merlo coordina il master, «sempre più richieste dalle imprese sociali ma anche dalle altre realtà del Terzo settore che hanno bisogno di professionisti in grado di applicare tecniche e strumenti gestionali all?economia civile». A cercare dirigenti specializzati sono, infatti, anche tutti gli enti che erogano servizi sociali come Comuni, Asl e Istituti di pubblica assistenza e beneficenza (Ipab). Ossia i principali datori di lavoro di chi, alla Scuola di Direzione Aziendale della Bocconi, dopo le vacanze estive si iscriverà alla seconda edizione del master in organizzazione e gestione dei servizi sociali: 600 ore di lezione, 400 di stage e 80 di orientamento al lavoro che nell?edizione 1998-1999 hanno trasformato 16 studenti, per la maggior parte di sesso femminile e con una laurea in materie umanistiche, in manager dei servizi sociali. Una ?qualifica? che si ottiene partecipando ai 14 moduli in cui il corso è strutturato e scrivendo una tesi sull?esperienza di tirocinio svolta presso Asl, Ipab e Comuni di tutta Italia. A caratterizzare il master, che quest?anno potranno frequentare gratuitamente 12 persone, sono l?approccio economico-aziendale con cui analizza i rapporti tra servizi sociali e amministrazioni pubbliche e, soprattutto, le materie del piano di studi: gestione dei servizi sociali, organizzazione del personale, riforma del servizio sanitario, legislazione delle Ipab, fonti di finanziamento e analisi della qualità e dei bisogni dei servizi sociali. Insegnamenti molto specifici, insomma, che creano una figura professionale innovativa di cui il Terzo settore non può più fare a meno. ?Master in economia e gestione dei beni artistici e culturali? è invece il titolo della terza offerta formativa della Sda Bocconi. Un corso giunto quest?anno alla seconda edizione e destinato a chi, come lavoro, vuole promuovere eventi culturali, gestire teatri, musei e fondazioni, allestire parchi archeologici e, in generale, mettere le proprie capacità imprenditoriali al servizio della cultura. Obiettivi che si raggiungono con 1080 ore di frequenza obbligatoria, di cui 600 in aula, 80 di orientamento e 400 di stage presso organizzazioni culturali italiane. Qualche esempio? «I partecipanti alla scorsa edizione», spiega Pasquale Seddio, uno dei coordinatori del master, «hanno potuto mettere in pratica ciò che imparavano in aula lavorando presso importanti enti culturali, come la Fondazione Brera, e partecipando attivamente all?organizzazione di eventi come il Festival della Città di Castello». Esperienze che l?anno passato hanno vissuto 17 studenti, quasi tutti di sesso femminile e provenienti dall?area umanistica, selezionati tra gli oltre 200 che si erano iscritti al test di entrata. E quest?anno? I posti disponibili sono 15, laurea e conoscenza della lingua inglese costituiranno titolo preferenziale nelle selezioni e corsi di promozione culturale, sistemi organizzativi, contabilità e gestione della comunicazione attendono i partecipanti. Milano :master in economia e gestione delle imprese non profit Sede : Milano A chi si rivolge:laureati preferibilmente con conoscenza dell?inglese Durata: da novembre a giugno per 1.080 ore di lezione Responsabile: Anna Merlo e Pasquale Seddio Posti disponibili: 15 Frequenza :obbligatoria Termine per: il bando di iscrizione al prossimo corso sarà pubblicato a sttembre e le selezioni si terranno entro fine ottobre Costi:partecipazione gratuita Lavorano nel non profit:17 dei 22 partecipanti alla prima edizione Milano:master in economia e gestione delle imprese non profit Sede:milano a chi si rivolge:Laureati, laureandi, neo-diplomati Durata:1080 ore di lezione Responsabile:eugenio Caperchione posti:12 termine per:il bando di iscrizione sarà pubblicato a settembre, sono previste una prova di selezione scritta e una orale di cul-tura generale Frequenza:obbligatoria Costi:partecipazione gratuita Lavorano nel non profit:9 dei 16 partecipanti alla prima edizione che si è appena conclusa Informazioni:SDA Bocconi, via Bocconi 8 – 20136 Milano, tel. 02/58366827, fax 02/58366832 Internet:http://sda.uni-bocconi.it Milano: Master in economia e gestione dei beni artistici e culturali Sede:Milano a chi si rivolge:Laureati, laureandi, neo-diplomati Durata:1080 ore di lezione Responsabile:Anna Merlo e Pasquale Seddio posti disponibili:15 Frequenza:obbligatoria, 8 ore per 5 giorni alla settimana Termine per le inscrizioni:Il bando di iscrizione al prossimo corso sarà pubblicato a settembre, previste prove di selezione Costi:partecipazione gratuita Lavoro nel non profit:6 dei 17 partecipanti alla prima edizione sono impiegati degli enti presso cui hanno effettuato lo stage, gli altri sono già stati contattati da istituzioni culturali Informazioni:SDA Bocconi, via Bocconi 8, 20136 Milano, Tel 02/58366827, fax 02/58366832 Ragazzi, vi svelo le 10 regole del successo «I compiti di un manager del Terzo settore? ?Profitto del non profitto?, gestire il personale volontario e indipendente, aiutare il consiglio di amministrazione, gestire in maniera trasparente economia e democraticità, razionalizzare costi e investimenti, offrire occupazione al Paese, crescere un gruppo dirigente, ?ostentare? il proprio ruolo e creare una vera cultura economico aziendale non profit». Cosa debba saper fare un manager non profit, il professor Giorgio Fiorentini della Sda Bocconi lo sintetizza in un decalogo. Poche e semplici parole che sullo stato dell?arte della formazione al ?management solidale? dicono più di qualsiasi statistica: se usciti da un master quei compiti li si sa svolgere, il corso è fatto bene. Altrimenti? «Altrimenti vuol dire che per trovare figure professionali con ?due anime?, una orientata alla redditività e l?altra con un talento solidale, c?è ancora da fare. Soprattutto per quanto riguarda la formazione dei ?quadri?: persone che in una non profit si occupano, per esempio, del bilancio ma che, senza sapere come si gestiscono le risorse umane o la comunicazione dell?ente in cui lavorano, non andranno lontano. Perché la vera sfida oggi, è saper ottimizzare le potenzialità del Terzo settore». Si spieghi meglio «Per capirlo basta guardarsi un po? in giro: la ?vision e la mission?, quei valori e obiettivi aziendali che oggi tante multinazionali cercano a fatica di far comprendere ai loro impiegati non sono forse già insisti nel Terzo settore? Non sono forse la sua principale ricchezza e base di partenza? Certo che lo sono, e il nostro compito è insegnare a gestirle». Come? «Facendo capire che il Terzo settore è un vero sistema economico, e poi incitando chi ci lavora a cogliere le sfide che il mercato e lo Stato oggi lanciano al non profit». Per esempio? «Un suo ?allargamento?: se continuiamo a pensare che per Terzo settore di debba intendere solo il welfare, rischiamo di trasformarlo in una ruota di scorta dello Stato. E la finanza etica? E il microcredito? E il campo dei servizi assicurativi ai portatori di handicap? E la difesa dei diritti civili? Questi sono i campi su cui bisogna lavorare». E dove, ragazzi, c?è bisogno di voi.


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA