Mondo

Perchè il mondo ha ancora fame/2. Le proposte del Forum delle ong

Stop a ogm e biopirati. Acqua e terra per tutti. 600 delegati da tutto il mondo per discutere di sovranità alimentare. Intervista a Sergio Marelli

di Francesco Agresti

Parallelamente al Vertice mondiale per l?alimentazione della Fao, le ong hanno organizzato un Forum per la sovranità alimentare che si tiene a Roma, dal 9 al 13 giugno, al Palazzo dei Congressi. Ai lavori prenderanno parte 600 delegati delle principali organizzazioni non governative del mondo. I lavori del Forum saranno preceduti da una marcia che sfila per le strade della capitale sabato 8 giugno. Al Comitato italiano, presieduto da Sergio Marelli, è stato affidato il compito di organizzare i lavori del Forum. Vita: Cosa ci si può realisticamente aspettare dal Summit? Sergio Marelli:< innanzitutto,="" il="" riconoscimento="" da="" parte="" dei="" governi="" del="" fallimento="" dell?impegno="" assunto="" nel="" 6="" di="" dimezzare="" gli="" affamati="" entro="" il="" 2015.="" è="" indispensabile="" la="" verifica="" periodica="" dei="" risultati.="" altra="" questione="" delicata="" è="" quella="" relativa="" alla="" sovranità="" alimentare="" intesa="" come="" diritto="" a="" definire="" le="" proprie="" politiche="" e="" strategie="" sostenibili="" di="" produzione,="" distribuzione,="" e="" consumo="" di="" alimenti="" in="" grado="" di="" garantire="" il="" diritto="" all?alimentazione="" per="" tutta="" la="" popolazione.="" e="" tutto="" ciò="" nel="" rispetto="" delle="" culture="" e="" della="" diversità="" dei="" metodi="" contadini="" e="" garantendo="" l?accesso="" alle="" risorse="" di="" base="" della="" produzione:="" terra,="" acqua,="" patrimonio="" genetico="" e="" credito.="">Vita: Per tener fede agli impegni del ?96, quali dovrebbero essere le tappe di questa nuova agenda ? Marelli: Le prime cose da fare sono una moratoria internazionale sull?utilizzo di ogm, nel rispetto del principio di precauzione, e un embargo totale sulla brevettabilità del vivente. È inaccettabile che l?Ufficio europeo dei brevetti, contrariamente a quanto previsto dal suo stesso statuto, stia rilasciando dal ?98 brevetti sulla materia vivente, come è altrettanto inaccettabile che la direttiva comunitaria 98/44 ne autorizzi, di fatto, la brevettabilità. Altra questione urgente: la ratifica italiana del trattato della Fao sulle risorse genetiche, messo a punto a Roma lo scorso giugno. Abbiamo chiesto al Parlamento italiano di farlo prima del Summit. Vita:< c?è="" stato="" un="" incontro="" con="" il="" governo?="">Marelli: No, e non siamo a conoscenza della posizione del nostro governo, nonostante in più occasioni sia stata ribadita la volontà di confrontarsi con la società civile su questioni come queste. Vita: E sulla nuova politica agricola comunitaria? Marelli: Nonostante gli obiettivi della Pac, fissati da due regolamenti comunitari, siano la salvaguardia ambientale e la conservazione e lo sviluppo del mondo rurale, le politiche di mercato assorbono il 90 per cento delle risorse destinate alla spesa agricola, che da sola prende quasi il 50 per cento delle intere risorse comunitarie, e solo una parte marginale è destinata allo sviluppo rurale. Chiediamo che sia invertita questa tendenza. La Pac deve essere indirizzata verso un sistema produttivo di qualità, promuovere un modello di sviluppo agricolo basato sulla sostenibilità dell?ambiente e sulla qualità del cibo, mettere al centro la valorizzazione delle produzioni tipiche di qualità e garantire attraverso norme precise l?eticità del prodotto, quella nel lavoro, della sicurezza alimentare considerandoli come un valore aggiunto. Dovrebbero inoltre essere eliminati, entro il 2006, i sussidi comunitari alle esportazioni che oggi pesano per il 10 per cento sul bilancio agricolo comunitario. Vita: Gli ogm possono contribuire all?affermazione della sovranità alimentare? Marelli: No, anzi rappresentano il nuovo strumento di colonizzazione agricola da parte delle multinazionali. Le sementi modificate geneticamente sono prodotte in modo da non avere la capacità di autoriprodursi, come normalmente avviene per tutti gli altri semi, e si crea così una dipendenza assoluta. Rimane inoltre ancora aperto il problema della loro innocuità. Fin quando non ci sarà l?assoluta certezza che non procurano danni, deve essere ribadito il principio di precauzione e invertito l?onere della prova: chi immette sul mercato sementi o prodotti ogm deve dimostrare che non sono dannosi. Vita: Ci sono rischi per la biodiversità? Marelli: Crediamo di sì e per questo chiediamo che la privatizzazione delle risorse genetiche sia considerata un atto di biopirateria. Attualmente, il 90 per cento della biodiversità si trova nei Paesi in via di sviluppo mentre la quasi totalità, il 97 per cento, dei brevetti è in possesso di aziende dei Paesi industrializzati. Secondo i dati forniti dall?Osservatorio sulle transanzionali, l?80 per cento dell?industria agroalimentare mondiale è controllata da appena 20 multinazionali: di queste, ben 15 sono statunitensi, 2 inglesi, 2 svizzere e una italiana.


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