Famiglia

Fecondazione assistita. E’ scontro alla Camera

Cattolici di entrambi gli schieramenti contro laici dell'Ulivo e del Polo. Momenti di tensione nel corso della votazione in aula sull'articolo 1.

di Ettore Colombo

Il bimbo in provetta non avrà più diritti di chi lo sta generando, ma sarà comunque tutelato. Dopo una giornata di trattative estenuanti e trasversali ieri sera la Camera ha approvato a maggioranza (e con scrutinio segreto) un emendamento che riformula l’articolo 1 della legge sulla procreazione assistita. In pratica scompare la dizione originaria, quella che aveva fatto paventare a molti il rischio di una surrettizia limitazione alla già vigente legge sull’aborto. Il compromesso si è trovato stabilendo che ”la procreazione assistita medicalmente assicura i diritti di tutti i soggetti coinvolti, compreso il concepito”. Mentre in origine si sanciva che era assicurato “il diritto a nascere del concepito”. Questa battaglia lessicale apparentemente bizantina si basa su una normativa che sta facendo discutere animatamente su ogni singolo risvolto del testo. E che sta facendo saltare ogni logica di schieramento. Non a caso oggi tutti i capigruppo di partito hanno assunto l’impegno formale a lasciare libertà di coscienza e di voto su ogni aspetto del provvedimento ai loro deputati. Anche se permangono apparentamenti orizzontali dentro l’aula fra chi si esprime in nome di principi etico-religiosi cattolici (il grosso di Forza Italia, An, Lega, Udc, Margherita e Udeur) e chi si fa guidare da un laicismo più o meno spinto (Ds, Verdi, PcdI, Rifondazione, Sdi più i singoli liberali del Polo). L’esame del testo procede fra discussioni accese e qualche colpo di teatro (come l’esibizione in aula di finte provette con embrioni da parte di alcune deputate di Rifondazione comunista). Nel pomeriggio è passato un emendamento proposto dal governo che stanzia un fondo pubblico per la fecondazione artificiale (3,4 milioni di euro per quest’anno e 6,8 per gli anni successivi), ma nega quell’assistenza sanitaria completa dello Stato che reclamava invece con veemenza una parte dell’assemblea. Ulteriori battaglie si prevedono nelle giornate di domani e dopodomani su parecchi argomenti delicati, per non dire spinosi. Come la possibilità o meno di consentire anche la fecondazione eterologa (e cioè con seme esterno alla coppia), il diritto a concepire artificialmente dei regolarmente sposati, dei soli conviventi o delle coppie omosessuali, il numero di embrioni conservabili e impiantabili, le età massime entro cui accedere alla terapia.


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