Economia

Cooperative: l’elogio di Antonio Fazio

«Sono la forma piu' pura di economia della partecipazione»

di Gabriella Meroni

Il Governatore della Banca d’Italia Antonio Fazio vede nel fenomeno cooperativo la ”forma piu’ pura di quella che ho chiamato economia della partecipazione”. ”E’ un aspetto – ha aggiunto all’uscita dall’assemblea della Confcooperative – che da’ flessibilita’ ed elasticita’ all’economia. Coloro che prestano la loro opera e lavorano a imprese in attivita’ commerciali e industriali – ha osservato ancora il Governatore – si associano alle difficolta’ ma anche ai profitti e ai vantaggi dell’attivita’ economica”. Il Governatore ha quindi osservato che il fenomeno della cooperazione, che ha definito quale esempio piu’ puro della ‘share economy’, presenta tuttavia ”difficolta’, per l’inquadramento delle figure standardizzate o di lavoratori o di imprenditori”. ”Vi sono – ha aggiunto Fazio – sette milioni e mezzo di lavoratori difficilmente inquadrabili in categorie tipiche”. Un approccio alla definizione di tale segmento di lavoratori atipici – un terzo del mercato del lavoro, come ha osservato lo stesso Governatore, e’ importante: ”Non dico che debbano diventare assolutamente tutti cooperatori”, ha detto, ma alcuni dei criteri che hanno limato la relazione del presidente della Confocooperative, Luigi Marino, in apertura dell’assemblea annuale della Confederazione, ”potrebbero essere – secondo Fazio – di grande giovamento”.


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