Formazione

E ora una carta anti Fisco

Primo bilancio di attività del team di esperti riuniti da "Vita"

di Redazione

Dopo qualche mese dall?avvio dell?Osservatorio Fisco & Non Profit, con la quale si è provveduto soprattutto ai compiti di primo assestamento, si impone già, prima dell?estate, qualche breve puntualizzazione in vista di quello che, a fine anno, dovrà essere il momento di riflessione e produzione tecnica centrale a cui tutta l?iniziativa tende. I ?buchi neri? della legislazione Studieremo, allora, come dar forma, a margine del convegno-conferenza che ci proponiamo, a un piccolo manifesto tecnico che forse dovrebbe essere sponsorizzato, per giustizia sociale ed economica, dal Consiglio nazionale dei dottori commercialisti o dei ragionieri…. In questo documento, senza giri di parole, riverseremo ?nero su bianco? alcuni (quelli che sapremo mettere insieme) dei ?buchi neri? della legislazione fiscale corrente in materia di non profit: dopodiché lo consegneremo dove speriamo serva a qualcosa, come dei bravi cittadini che fanno una denuncia contro ignoti per delle carenze di cui vengono a parte. Altri, come l?Istituto Kaspar Hauser, stanno già pensando a cambiare la legge (si chiamerà forse Non-Zamagni il prodotto che verrà ?), e noi non abbiamo niente da avanzare contro questo proposito : ma gli osservatori si occupano dell?esistente, dato che ciò che è venturo, per definizione, non può essere osservato. L?Osservatorio, inoltre, non sta lavorando, né vuole farlo, da sportello di consulenza fiscale, anche se nella tematica tecnica fiscale riconosce già, di giorno in giorno, la sua materia prima di operatività. Il nostro gruppo di lavoro vuole però solo formulare, alla fine dell?anno, con l?intento di conferirgli periodicità fin quando i problemi non cesseranno (quindi lasciamo ai lettori il compito di fare previsioni sui tempi ) quel semplice ?cahier de doleance? tecnico di cui abbiamo parlato. Qualcosa di non politico, non generico, non valutativo in senso lato, concentrato nello specifico su tutta la legge fiscale italiana del non profit (legge Zamagni ma non solo, quindi). Un lavoro lungo un anno Per rendere vivo e non retorico questo lavoro, il gruppo non soltanto elabora e si confronta sui temi vari che vengono sollevati dalle segnalazioni (molto gradite quelle che già arrivano per opera dei Centri di servizio del volontariato) o che si presentano da soli all?attenzione. Ma inoltre, si avvale, e fortunatamente, della membership attiva di studiosi non tributaristi, utili a rendere meno sclerotica possibile la formulazione delle conclusioni cui i tecnici tendono sempre. I temi individuati come centrali, per il lavoro dell?anno, saranno esposti nel manifesto-documento-relazione, pubblicati e consegnati formalmente, col convegno e non solo, alle autorità fiscali del Paese, compresa l?Authority che si spera, per l?epoca, sia pronta ( pur consci del già acquisito carattere grottesco in capo all?intera vicenda, che induce a temere il peggio anziché a sperare in altre promesse di costruzioni venture). E tutto sarà anche debitamente comunicato alla stampa comune, cioè non specialistica, che è innegabilmente di grande aiuto in queste cose. In questo procedere, su queste colonne, abbiamo nel frattempo già pubblicato, come i lettori di ?Vita? ben sanno, trattazioni di compendio (come quelle sull?Irap e sulle questioni aperte Iva, (cfr. ?Vita? del 2 e 30 luglio), o quelle su varie asperità tecniche aperte come lo squilibrio fondazioni-associazioni, i contributi e il trattamento incerto su scuole e ospedali, (cfr. ?Vita? del 4 giugno). Ovvero, segnalazioni di allarme legislativo (come quella sui ritardi della definizione del ruolo delle associazioni di promozione sociale, (cfr. ?Vita? del 18 giugno) o interventi di sensibilizzazione tecnica, come quella sulle donazioni disciplinate in modo squilibrato, (cfr. ?Vita? del 16 luglio). E anche, purtroppo, evidenziazioni di vizi legislativi di principio, come i servizi sulle incertezze del concetto di Onlus, (cfr. ?Vita? 21 maggio), e di ente non commerciale, (cfr. ?Vita? 7 maggio). E tutto ciò è solo l?inizio dei lavori tecnici, perché altre trattazioni seguiranno, sempre con lo scopo di suscitare riflessioni, o scoprire dubbi sopiti, ovvero far sì che qualcuno si riconosca nel problema descritto ed entri nella debita fase di attenzione, sia nell?interesse proprio che in quello conoscitivo collettivo. In questo senso ringraziamo sinceramente coloro che ci segnalano per lettera i temi, precisando che distingueremo ancora, come già facciamo, le situazioni cui offrire la ribalta dell?attenzione urgente sulla rivista, soprattutto quando presentano tratti di generalità, da quelle che continueremo a cogliere come segnalazioni di collaborazione pratica (in queste annoveriamo senz?altro quelle che ci provengono su carta intestata di studi commercialistici, certo esperti non meno di noi, i cui quesiti rileviamo in guisa di apprezzata compartecipazione al lavoro). Insomma, già l?Osservatorio non si annoia, anche se è consapevole che il lavoro tenderà a crescere, poiché non basterà segnalare una questione perché la stessa si possa dare per risolta. La normativa si complica Un capitolo del manifesto che sarà essenziale riguarderà la tendenza ormai lanciata a complicare i lineamenti del soggetto non profit, cui tendono tutte le formule legislative non coordinate con quelle esistenti (vedi le nuove norme sullo sport dilettantistico o quelle sul non profit nella riforma sanitaria): qui si impongono, ad esempio, dei veri moniti. Se l?universo soggettivo del non profit continua ad arricchirsi di nuove configurazioni soggettive, si rischia la sclerosi perché ogni concessione normativa specifica tenderà a determinare il ritiro di tutte le concessioni generali che si traevano su base interpretativa (perché i burocrati diranno, che la certa agevolazione, la certa riduzione spetta solo quando la legge lo dice chiaro, come lo ha magari fatto per gli enti Tizi o per quelli Cai). Ecco un esempio banale di come ormai già la manutenzione della normazione esistente è un problema che si inviluppa, e che già la non compresa e ormai non amata Zamagni sembra, paradossalmente, in via di possibile rottamazione. Ancora prima di entrare in auge sul serio. Fisco & Non Profit I Soggetti promotori ? Vita ? Associazioni del Comitato editoriale di Vita ? Forum del Terzo settore ? Summit della solidarietà A cosa serve ? Catalogare le controversie ? Raccogliere i quesiti e i dubbi ? Tipicizzare le risposte possibili Gli Obiettivi ? Presentare a fine anno una relazione sullo stato dei rapporti tra Fisco e non profit da presentare alle istituzioni competenti ? Una pubblicazione sintetica del rapporto ? Un convegno di studio e di aggiornamento sui temi emersi dall?indagine come funziona ? La segreteria tecnica raccoglierà tutte le segnalazioni pervenute ? La segreteria tecnica invierà ogni mese una relazione sulle segnalazioni pervenute al Comitato di ?Survey? ? Il Comitato di ?Survey? si riunisce ogni due mesi per valutare il materiale pervenuto e a fine anno stende il rapporto finale Dove inviare le segnalazioni ? Posta. Vita Comunicazione-Osservatorio Fisco e non profit. Via Cellini, 3 – 20129 MILANO ? Fax. Intestare a Vita Comunicazione-Osservatorio Fisco e non profit e inviare al n. 02.57969643 ? Posta elettronica.E-Mail: vitarm@flashnet. it – specificare ?Osservatorio Fisco e non profit? I nomi Comitato di ?Survey?: avv. Salvatore Pettinato (presidente); Adriano Propersi; Giorgio Fiorentini; Valerio Melandri; Riccardo Bonacina; Andrea Petrucci; Andrea Borio; Davide Maggi; Giuliano Rossi, Antonio Deidda. Segreteria tecnica: Lucia Martina; Barbara Galmuzzi


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