Formazione

Matricole, accessi programmati

Definitivo sì alla legge sulle “Norme in materia di accessi ai corsi universitari”.

di Redazione

Camera: definitivo sì alla legge sulle ?Norme in materia di accessi ai corsi universitari?, la cosiddetta normativa sul ?numero chiuso? che era stata licenziata dal Senato il 21 luglio e, dopo un breve passaggio in sede referente alla commissione Cultura della Camera, il 27 luglio, è approdato in Aula, dove il 29 luglio è stata approvata. Con questa legge si istituisce un numero programmato in base alla capacità formativa delle università.
Arriva il numero programmato nazionale per i corsi di laurea in medicina e chirurgia, medicina veterinaria, architettura, per i corsi di diploma universitario (le cosiddette lauree brevi) e per la formazione di personale sanitario infermieristico, tecnico e della riabilitazione. Ma non solo, la programmazione riguarderà, fin dall?anno accademico ?99/2000, anche i corsi di laurea in Scienza della formazione primaria e alle scuole di specializzazione per l?insegnamento secondario, i corsi di formazione specialistica dei medici, le scuole di specializzazione per le professioni legali e i corsi universitari di nuova istituzione o attivazione. È quanto ha stabilito la legge ?Norme in materia di accesso ai corsi universitari? approvata prima della chiusura del Parlamento per la pausa estiva. La valutazione dell?offerta potenziale per determinare i posti disponibili verrà fatta in base ad alcuni parametri, come i posti nelle aule, le attrezzature e i laboratori scientifici per la didattica, il personale docente, tecnico e il servizio di assistenza e tutorato. Il punto più controverso della nuova normative è stato l?articolo 5, in pratica la proposta di sanatoria per quegli studenti, «nei confronti dei quali i competenti organi di giurisdizione amministrativa, anteriormente alla data di entrata in vigore della presente legge, abbiano emesso ordinanza di sospensione dell?efficacia di atti preclusivi dell?iscrizione». Al comma 2 dello stesso articolo 5, viene regolarizzata anche la posizione di quelli studenti che «siano stati comunque ammessi dagli atenei alla frequenza dei corsi dell?anno accademico ?98/99 entro il 31 marzo ?99». Nel caso rientrano circa 3 mila studenti che sono stati iscritti in base alle sospensive dei Tar e che rischiano di vedersi annullato il provvedimento dal Consiglio di Stato. Questo articolo, inserito durante l?esame del provvedimento al Senato, aveva avuto il parere non favorevole del governo. Nel corso della discussione in aula il ministro dell?università e della ricerca scientifica e tecnologica, Ortensio Zecchino, ha sottolineato il fatto che il governo con la presentazione del disegno di legge «non propone soltanto la necessità di una limitazione e della programmazione degli accessi per consentire l?esercizio del diritto allo studio, ma contemporaneamente prevede per il prossimo triennio un investimento di 1.500 miliardi per le strutture universitarie». Sull?Università, comunque il Parlamento sarà chiamato a pronunciarsi ancora quando inizierà a esaminare le proposte sull?autonomia didattica degli atenei.

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