Welfare

Milano sconterà la Tari a chi dona cibo

La richiesta di una riduzione della tassa sui rifiuti alle aziende che donano lanciata da Marco Lucchini, segretario generale della Fondazione Banco Alimentare durante l'incontro "Spreco e povertà: trasformare un paradosso in ricchezza sociale". Nel capoluogo lombardo oltre 11mila minori non si alimentano a sufficienza, oltre 54mila le persone in difficoltà aiutate

di Antonietta Nembri

Spreco e povertà: due realtà paradossali che sono state al centro di un incontro che, nella cornice di Milano Food City, ha acceso i riflettori su una dura realtà: nel capoluogo lombardo i poveri non accennano a diminuire. Lo testimoniano le 257 realtà caritative convenzionate con il Banco Alimentare che a Milano aiutano 54.700 persone in difficolta. Secondo i dati diffusi dallo stesso Banco Alimentare il numero delle persone in povertà alimentare a Milano è aumentato del 62% dal 2009 a oggi. Nel capoluogo lombardo si contano ben 11mila minori che non si alimentano a sufficienza. Di tutto questo si è parlato durante l’incontro promosso da Fondazione Banco Alimentare, Fondazione Cariplo, Studio Saglietti-Bianco, Università degli Studi di Milano e Università di comunicazione e Lingue Iulm.

«Abbiamo lanciato un programma da 25 milioni di euro di contrato alla povertà che sia in grado di aiutare le famiglie a uscire dalla situazione di bisogno» ha detto Giuseppe Guzzetti presidente di Fondazione Cariplo che ha ricordato anche l’esortazione di Papa Francesco «a occuparci dei più deboli e della povertà dei bambini». Guzzetti ha poi illustrato il programma il cui primo passo «è una mappatura che traccerà le diverse situazioni di povertà, anche quelle che oggi faticano ad emergere. In tre anni vogliamo estirpare questa piaga intollerabile, Fondazione Cariplo ha messo a disposizione 12 milioni di euro, la competenza e le relazioni che abbiamo costruito in questi anni operando sul campo; abbiamo attivato le reti per raccogliere le risorse che mancano e per approntare la macchina operativa. Milano è un laboratorio sociale e la sua generosità non è in discussione. Vogliamo coinvolgere le persone, le istituzioni, gli operatori, le aziende. In questo progetto non c'è solo l'aspetto di primo intervento, c'è l’ambizione di integrare le risposte esistenti costruendo un modello innovativo che potrà essere sviluppato anche altrove».

L’impegno nel campo della lotta agli sprechi alimentari del ministero delle Politiche agircole alimentari e forestali è stata confermata da parte del ministro Maurizio Martina che ha sottolineato come si stia «recuperando sempre più cibo e grazie alla legge Gadda abbiamo sbloccato le donazioni da parte delle imprese, rendendole più semplici. Certo, c’è ancora molto da fare ma l’obiettivo di 1 milione di tonnellate di alimenti recuperate e distribuite a chi è in difficoltà è alla nostra portata». Il ministro Martina ha anche ricordato il lavoro di di sensibilizzazione e sostegno alle buone pratiche: «È una sfida che ci vede tutti protagonisti: istituzioni, associazioni, industria e grande distribuzione. Continuiamo a fare squadra come già stiamo facendo con il tavolo antisprechi del ministero, un modello unico in Europa. Solo così possiamo davvero contribuire a raggiungere l’obiettivo Onu di azzerare la fame entro il 2030. Perché un modo a spreco zero è un mondo a fame zero».

Si è dichiarato convinto che «Milano possa diventare capofila nella lotta contro lo spreco a favore di chi ogni giorno lotta contro la fame», Marco Lucchini, Segretario generale della Fondazione Banco Alimentare che ha aggiunto: «Per questo chiediamo a gran voce al Comune l’istituzione di un tavolo di lavoro per arrivare concretamente e in tempi rapidi all’approvazione di un provvedimento che preveda la riduzione della tassa sui rifiuti per le aziende che donano, tassello fondamentale che permetterebbe un sensibile aumento del cibo recuperato e distribuito alle strutture caritative con noi convenzionate che solo a Milano hanno aiutano 54.700 persone. Altre piccole città l’hanno già fatto, Milano non può rimanere indietro».

Le parole della vicesindaco e assessore all’Educazione del Comune, Anna Scavuzzo, sembrano rispondere all’appello di Lucchini: «La lotta allo spreco alimentare rappresenta una priorità assoluta, quale strumento per contrastare la povertà e per diffondere un sistema di produzione e di consumo del cibo che sia sostenibile anche da un punto di vista economico e sociale. Per questo Palazzo Marino promuove e sostiene le donazioni alimentari e fa propria la richiesta di valutare all’interno di un tavolo tecnico le agevolazioni sulla Tari previste dalla legge».

Al convegno è intervenuta anche la parlamentare Maria Chiara Gadda che ha girato l’Italia per promuovere la legge 166/16 che favorisce le donazioni di prodotti alimentari e ha riscontrato come questo provvedimento riscuota il consenso di tutti: istituzioni, aziende, consumatori. La legge suscita interesse anche a livello europeo. Il prossimo 14 giugno ha annunciato Gadda la legge «sarà presentata ai membri della Eu Platform on Food Losses and Waste della Commissione europea e anche alcuni Stati membri hanno espresso il loro interesse per valutare la possibilità di replicare e introdurre questa legge nel loro ordinamento legislativo».

In apertura Kate Renner/Unsplash

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