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La crisi aguzza l’ingegno

Makers, ingegneri, innovatori stanno cercando soluzioni alla difficoltà di reperire attrezzatura e materiale medico. L'ultima storia arriva da un gruppo di ricercatori che sta mettendo a punto un ventilatore meccanico

di Marco Dotti

Aumentano le difficoltà. Ma crescono anche le iniziative di makers, fisici e ingegneri che portano il proprio aiuto. L'ultima bella storia arriva dal fisico Cristiano Galbiati che ha avviato, con i suoi colleghi, un’iniziativa per lo sviluppo di un ventilatore meccanico a produzione rapida, il MVM (MILANO VENTILATORE MECCANICO).

Il concept paper del ventilatore si può vedere qui.

«Svilupperemo una nuova tecnologia semplice da implementare e utilizzare», spiega Galbiati, «ma sicura e affidabile e particolarmente adatta a essere replicata su larga scala. Il dispositivo sarà conforme alle linee guida HRMA per i sistemi di ventilazione di fabbricazione rapida, vedere».


MVM richiede solo ossigeno (o aria medica) ed elettricità e può essere utilizzato con semplici istruzioni e feedback visivo immediato. Ciò consentirà di aumentare la disponibilità di ventilatori meccanici, in Italia oggi e ovunque sarà necessario domani.

I primi test di laboratorio sono stati eseguiti venerdì scorso in un laboratorio vicino a Bergamo. La produzione delle unità di controllo e dei sottocomponenti è già iniziata, grazie alla disponibilità e al supporto di alcune imprese nell’area di Milano.

«Speriamo di avere tutte le parti in mano per un primo test eseguito entro la fine settimana», ci racconta Galbiati, che ha lanciato anche una raccolta fondi, ma ha deciso di non brevettare il ventilatore. «Perché sia a disposizione del bene di tutti».

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