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Le Ong in prima linea contro la pandemia

Da Medici Senza Frontiere a Emergency fino alla Ong americana Samaritan's Purse che in tempi record ha costruito un ospedale da campo a Cremona, sono tante le Ong in prima linea contro il Coronavirus. Un impegno costante dei medici non governativi che hanno sposato una missione, come Fra Gino che ha donato il suo respiratore a un ragazzo più giovane

di Alessandro Puglia

Da quando è iniziata la pandemia le Ong sono al fronte. Davanti agli attacchi indiscriminati che sono arrivati da volti noti della televisione, la migliore risposta è quella che arriva sul campo, dagli ospedali del Bresciano o a Lodi, sul fronte di guerra. Don Gino Fasoli, un passato con Emergency e Medici Senza Frontiere, è morto il 14 marzo all’istituto clinico San Rocco a Ome, vicino a Passirano, nel Bresciano, dove abitava e dove non molto distante da lì a Cazzago San Martino era stato medico di famiglia e direttore del pronto soccorso a Bornato.

Il prete non va mai in pensione. Come ha ricordato Papa Francesco in questi giorni non abbiamo bisogno di Don Abbondio. E da prete, da francescano ha donato la sua vita ed è morto per il Covid-19. Perché come ha ricordato don Giuseppe Berardelli, arciprete di Casnigo, Fra Gino, il prete, il medico, ha donato il respiratore comprato dalla Parrocchia per darlo a qualcuno più giovane di lui.

Don Gino si è aggiunto agli oltre 20 medici che sono morti a causa del Coronavirus. Aveva operato in Somalia, in Africa, così come molti medici, infermieri e operatori di Medici Senza Frontiere, di cui ci siamo occupati sin dal primo giorno del loro ingresso nelle zone maggiormente colpite del Lodigiano.

Tra di loro c’è anche Gennaro Giudetti, una lunga esperienza a bordo delle navi delle Ong nel Mediterraneo.

Emergency invece da venerdì 13 marzo ha messo in campo la piattaforma Milano Aiuta con un servizio attivo tutti i giorni per trasportare beni, alimentari, farmaci e altri beni di prima necessità agli Over 65 e alle persone sottoposte a quarantena. Ed è di oggi la notizia che un team medico e logistico della Ong fondata da Gino Strada è al lavoro per l'aellestimento di un ospedale da campo a Bergamo insieme alla Sanità Alpina.

Il primo ospedale da campo è stato invece realizzato a Cremona in tempi record dal la Ong evangelica americana Samaritan’s Purse, permettendo già da sabato 21 marzo il ricovero del primo paziente in terapia intensiva. La struttura comprende 15 tende per ospitare 60 letti per pazienti positivi ma non gravi e altri 8 in rianimazione, un laboratorio analisi e una sala per le radiografie, una farmacia e tutti i servizi necessari.

Anche le ONG della rete LINK2007, cosi come quelle delle altre reti AOI e CINI, si sono mobilitate per l’emergenza sanitaria in Italia. La maggior parte per garantire il materiale e la strumentazione necessaria agli ospedali più colpiti dall’emergenza (CESVI per l’ospedale Giovanni XXIII di Bergamo, WeWorld-GVC per gli ospedali di Lombardia, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia e Liguria, AMREF, CCM e CIAI si sono mossi congiuntamente per gli ospedali di Milano, Torino e Roma, dove hanno le loro sedi principali. Ma anche per mettere a disposizione le proprie capacità ed esperienze per le persone più fragili e vulnerabili: Intersos con programmi in favore dei senza dimora a Roma e dei vulnerabili in Puglia, CIAI con uno sportello di sostegno psicologico alle famiglie con bambini.

Davanti a un paese impaurito è facile salire sul palcoscenico e sparare a zero dalle proprie pagine Facebook o Twitter contro chi è a fianco dei più fragili e non può restare a casa perché la propria missione non glielo permette.

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