Formazione

Forum Ong: Aiuti alimentari “avvelenati”

Il Programma alimentare mondiale distribuisce grano geneticamente modificato. La denuncia di "Via Campesina" al Forum delle ong.

di Barbara Fabiani

Certi aiuti alimentari fanno più danno che altro. Lo sostiene Rafael Alegria segretario generale di “Via Campesina” la più grande organizzazione mondiale di contadini, intervenuto stamane al Forum per la sovranità alimentare. “Le derrate alimentari del Pam e l’Usaid inviate in america latina contengono trasgenici non permessi per il consumo umano negli Stati Uniti e nell’Unione Europea”. In Bolivia la scoperta della presenza di ogm nelle forniture dell’Agenzia Internazionale Statunitense e del Programma alimentare mondiale è stata fatta grazie all’intervento dell’ong Foro Boliviano per lo Sviluppo del Medioambiente. In alcuni campioni analizzati è stata riscontrata la presenza di Startlink, una varietà transgenica del mais non approvata per consumo umano a causa dei suoi possibili effetti negativi sulla salute, tra cui nausee e possibile shock anafilattico. Questa è la prima volta che Starlink è stato trovato in spedizioni d’aiuti alimentari per l’America latina, ed è anche la prima volta che è stato trovato fuori dagli Stati Uniti , Giappone e Corea da quando è stato proibito negli Usa nell’agosto 2000. Analogo ritrovamento negli aiuti alimentari Pam in Guatemala, dove un controllo ha verificato la presenza di tre tipi di mais trasgenico non approvate per il consumo umano dall’unione Europea. A queste accuse il Pam ha risposto che tutti gli alimenti da loro distribuiti sono certificati per le autorità sanitarie del Ministero dell’Agricoltura , allevamento e alimentazione e il Ministero della salute pubblica guatemaltechi. Stessa contaminazione rintracciata in prodotti destinati a donne in stato di gravidanza e bambini in Nicaragua. “Ma quello che è anche più grave è che stiamo ricevendo questo genere di “aiuti” anche per quanto riguarda le sementi da coltivare” ,ha rincarato la dose Alegria. “Con la nostra protesta non vogliamo dire che gli aiuti alimentari in situazioni di emergenza non siano importanti- ha continuato il segretario generale di Via Campesina – Ma spesso questi programmi si trasformano in interventi permanenti che soffocano lo sviluppo di un autonomia alimentare locale”. Sull’impatto degli aiuti alimentari sull’economie agricole dei paesi in via di sviluppo si è espresso anche Jean Marc Von Der Weid , dell’ong brasiliana Aspta. “Da sempre questi gli aiuti sono fatti con la distribuzione di eccedenze produttive dei paesi ricchi, senza chiedersi neanche se siano compatibili con le abitudini alimentari dei paesi soccorsi. E’ accaduto così che dopo 15 anni di aiuti in grano statunitense, il Brasile sia diventato un consumatore di questo cereale, innalzando la domanda di un prodotto di cui non ha una sufficiente produzione locale”.


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