Formazione

Milano. Giorno decisivo per la sorte di molti rom

il comune di Milano, non sapendo più che pesci pigliare, chiede aiuto ai comuni dell'hinterland per l'emergenza nomadi e dopo i recenti sgomberi

di Ettore Colombo

Giorno decisivo per la sorte dei nomadi in città. Oggi, infatti, i sindaci di Milano e dell’hinterland si incontrano nell’ufficio del prefetto Bruno Ferrante, per verificare la possibilità di trovare un luogo da assegnare ai rom che nei giorni scorsi sono stati sgomberati da parecchie strutture milanesi.
Di fatto, quella che la città sta combattendo, è una battaglia che si porta dietro una nutrita scia di polemiche. La linea dura inaugurata dal sindaco Albertini per ora ha solo liberato alcune case fatiscenti occupate dai nomadi, ma non ha trovato soluzioni alla loro sistemazione. Il tentativo di oggi sarà proprio quello di convincere i paesi della cintura milanese a farsi carico di alcuni campi di accoglienza. “Consideriamo l’incontro come una presa d’atto della correttezza della nostra impostazione, e cioè che il problema della sistemazione dei nomadi non è solo milanese”. Insomma, il capoluogo chiede aiuto alla periferia. Secondo le stime, i nomadi in città sarebbero oltre 2300. Milano aveva fissato un tetto limite a 1200, oggi ampiamente superato.

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