Cultura

Fao: per Censis italiani vorrebbero più aiuti per poveri

6 italiani su 10 affermano che i cittadini dei Paesi ricchi dovrebbero pagare tasse supplementari per aiutare i Paesi poveri

di Redazione

In 20 anni, dal 1980 al 2000, il numero dei poveri (le persone che vivono con meno di un dollaro al giorno) e’ diminuito, passando da 1,4 a 1,2 miliardi. Ci sono pero’ sempre piu’ poveri rispetto ai ricchi: dal 1960 a oggi il divario tra la parte ricca e quella povera del pianeta e’ raddoppiato. E per gli italiani questo stato di cose non e’ tollerabile: 6 su 10 affermano che i cittadini dei Paesi ricchi dovrebbero pagare tasse supplementari per aiutare i Paesi poveri. E’ quanto risulta dai dati eleborati dal Censis in occasione del vertice mondiale sull’alimentazione che si sta svolgendo da a Roma. Secondo i dati elaborati dal Censis, la maggior parte dei poveri del mondo vive in Asia (44 per cento) e nell’Africa sub-sahariana (24 per cento). E sempre in Asia vive la gran parte dei bambini malnutriti, il cui numero complessivo nel pianeta, nel 2000, si aggirava intorno ai 150 milioni (27 per cento), di cui 108 milioni per l’appunto in Asia (44 per cento). Per i bambini, i problemi della malnutrizione rappresentano un vero flagello. Dei 12 milioni che muoiono ogni anno, per questo tipo di problemi perde la vita il 55 per cento. In tutto questo, colpisce che l’Europa spenda solo lo 0,33 per cento del Pil per gli aiuti a Paesi in via di sviluppo (al Vertice di Nizza l’Europa ha deciso di elevare tale quota allo 0,39 per cento entro il 2006). Per lo stesso scopo il Giappone riserva invece una quota pari allo 0,35 per cento e gli Stati Uniti lo 0,10 per cento. E gli italiani a questo stato di cose sono sensibili. Una recente indagine, condotta sempre dal Censis su un campione di 1500 persone con più di 18 anni, ha rivelato che il 92 per cento degli italiani sono molto d’accordo (37,9 per cento) o d’accordo (54,2 per cento) con l’affermazione secondo cui le differenze economiche tra i Paesi ricchi e quelli poveri sono eccessive. Per il Censis, in conclusione, l’obiettivo di dimezzare la entro il 2015 la quota di poveri del mondo (passando dal 29 al 14,5 per cento) al momento appare difficilmente raggiungibile.


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