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Donazioni agli ospedali: istruzioni per l’uso

In queste settimane stanno nascendo tantissime raccolte fondi per il sostegno del sistema sanitario e degli ospedali. Qualche accorgimento da attuare prima di donare per non avere brutte sorprese

di Marco Marcocci

È normale che sia così, ci mancherebbe altro. In periodi grigi e complicati come quello che stiamo vivendo il bisogno di fare qualcosa per alleviare la sofferenza altrui è forte e ci accompagna in queste strane giornate per lo più casalinghe.

Per molti, questo bisogno di fare si concretizza con il mettere mano al portafoglio e donare una somma di denaro, secondo le proprie possibilità, a qualche istituzione che si trova in prima linea in questa complicata guerra combattuta contro il Covid-19.

Magari avessimo tutti le possibilità del Cavaliere, dei Ferragnez o di tutti gli altri vip che in questi giorni stanno compiendo gesti bellissimi (non solo legati al dio denaro), ma anche se la nostra donazione è di qualche euro, la sostanza e soprattutto il gesto rimane comunque importante.

Purtroppo, il vecchio proverbio che ci avverte che “l’occasione fa l’uomo ladro” è sempre attuale e l’occasione, in questo caso, potrebbe essere la pandemia in corso.

Attenzione quindi a quando si dona e, dato che in questo periodo i maggiori destinatari di donazioni sono le strutture ospedaliere, ecco qualche accorgimento da attuare prima di donare.

Per prima cosa non cliccare mai su siti riportati nelle mail, anche se queste sembrano pervenire da mittenti certi e sicuri, i truffatori giocano su questo.

Una cosa da fare è accertarsi dal sito dell’ospedale che questo abbia lanciato una raccolta fondi ed in questo caso sarà sulla home page del nosocomio il bottone per accedere all’ambiente dove poter donare che può anche essere all’esterno del sito. Dimenticavo, accertiamoci che siamo sul sito giusto, avvero quello dell’ospedale e non in uno fittizio.

Un altro caso potrebbe essere quello che l’ospedale stia raccogliendo fondi per il tramite di una propria fondazione o di un altro ente, in questo caso ci si deve assicurare che quest’ultimo sia autorizzato dall’ospedale a svolgere l’attività.

Le stese accortezze valgono anche nel caso l’ambiente per raccogliere i fondi sia costituito da una piattaforma di crowdfunding.

Anche se la situazione del momento dovrebbe escluderla, una donazione potrebbe avvenire “faccia a faccia”, magari in strade vicine all’ospedale oppure all’interno della stessa struttura o addirittura alla porta di casa. Qui regola è quella di non dare mai contanti, il vero professionista della raccolta fondi cercherà di avere da parte vostra un impegno costante nel tempo e vi chiederà, ad esempio, un rid o qualcosa di simile.

Attenzione quindi alle truffe e ricordiamoci che anche il sangue può essere donato.

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