Leggi
Quadro europeo per le pensioni
Previsto un quadro Europeo per le pensioni complementari
di Redazione
Nell?Unione europea i regimi pensionistici complementari stanno assumendo sempre più importanza sia che siano di tipo professionale e gestiti da patronati e sindacati sia che siano fatti secondo il sistema dell?assicurazione vita. In alcuni paesi Ue questi regimi forniscono già la metà delle prestazione pensionistiche e attraverso di loro passano enormi somme di denaro. In Europa i fondi pensione detengono il 23 per cento delle ricchezze prodotte in un anno (il Pil), le compagnie assicurative, per esempio, detengono il 35 per cento del Pil. Dunque il fondi pensionistici hanno un peso economico considerevole, oltre naturalmente l?importanza che essi rivestono per i futuri pensionati. I regimi e i fondi pensionistici complementari restano però sottoposti a regole nazionali che negano la dimensione europea. Così può accadere, per esempio, che un cittadino europeo che per dieci anni ha pagato i premi di un?assicurazione – vita de suo paese d?origine, trovando lavoro in un altro paese Ue, può continuare a versare i contributi, ma non godrà più del diritto di detrarli nella dichiarazione dei redditi. Il fatto che i fondi pensionistici si trovino in gran parte limitati allo spazio nazionale e, in certi paesi, a determinate categorie di investimenti, riduce il rendimento che essi possono offrire e aumenta invece il costo dei contributi. Nel suo documento la Commissione prevede un quadro europeo per le pensioni complementari. Si prevede una direttiva per conferire ai fondi pensionistici professionali una specie di passaporto europeo sul tipo di quanto esiste per banche e compagnie assicurative. Inoltre va organizzata una concertazione tra pubblici poteri, parti sociali e fondi pensionistici complementari, così che le condizioni di acquisizione e trasferimento dei diritti a queste pensioni non ostacolino il desiderio di stabilirsi in un diverso paese Ue. Infine occorrerebbe eliminare le discriminazioni che i sistemi fiscali nazionali impongono ai contributi versati a fondi pensione o a compagnie assicurative situate in diverso paese dell?Unione.
Cosa fa VITA?
Da 30 anni VITA è la testata di riferimento dell’innovazione sociale, dell’attivismo civico e del Terzo settore. Siamo un’impresa sociale senza scopo di lucro: raccontiamo storie, promuoviamo campagne, interpelliamo le imprese, la politica e le istituzioni per promuovere i valori dell’interesse generale e del bene comune. Se riusciamo a farlo è grazie a chi decide di sostenerci.