Famiglia
G8: Scajola scrive a Giuliano Giuliani
Claudio Scajola ha scritto a Giuliano Giuliani, il padre di Carlo morto durante gli incidenti avvenuti a Genova. Alcuni brani della lettera
di Paul Ricard
Le investigazioni di polizia sui fatti accaduti a Genova in occasione del G8 ”saranno condotte con la massima scrupolosita’ e diligenza” e ” non vi saranno indulgenze e coperture per errori commessi da personale delle forze di polizia e dalle autorita’ preposte all’ordine pubblico”: sono due dei principali passaggi di una lettera che il ministro dell’Interno Claudio Scajola ha scritto a Giuliano Giuliani, il padre di Carlo morto durante gli incidenti avvenuti a Genova. ”Signor Giuliani, ho letto con molta attenzione e rispetto – scrive Scajola – la lettera aperta che ha voluto indirizzarmi. Essa rivela una forte passione civile che ammiro e pone una lunga serie di interrogativi sui fatti e comportamenti che, sono convinto, saranno chiariti e giudicati dalla magistratura inquirente e giudicante. Da parte mia posso assicurarle che non mi sono mai sottratto alle responsabilita’ che derivano dall’assolvimento del mio delicato incarico. Ho riferito in parlamento, ho sollecitato un immediata inchiesta amministrativa adottando una serie di provvedimenti, ho risposto infine dinanzi alla Commissione bicamerale sottoponendomi in sostanza a quel giudizio politico che ho affrontato con la serenita’ e la consapevolezza di aver svolto fino in fondo il mio dovere. Pur comprendendo il suo stato d’animo e il profondo travaglio umano che ispira le sue parole, mi consenta pero’ di osservare come i toni da lei usati in alcuni passaggi della lettera nei confronti dello stato non possono da me essere condivisi poiche’ tendono ad accreditare il dubbio sulla lealta’ degli organi di polizia scaricando su tutta l’istituzione le eventuali responsabilita’ dei singoli. Concepisco la missione del ministro dell’Interno come missione di garanzia delle liberta’ dei cittadini e la tutela della sicurezza come strumentale al raggiungimento di tale garanzia. Ecco perche’ rifiuto ogni forma di violenza da chiunque provenga. La violenza avvelena il clima della democrazia, offende il confronto civile, rallenta la crescita di una cultura di progresso e di civilta’, non puo’ mai trovare alcuna giustificazione. Posso assicurarle due cose: a) che le investigazioni di polizia sui fatti di Genova sono e saranno condotte con la massima scrupolosita’ e diligenza. Grazie ad una paziente analisi dei dati e degli elementi acquisisti durante le manifestazioni, esse stanno progressivamente mettendo a fuoco i riscontri probatori sui reati commessi dai ‘black bloc’, dai violenti e dai fermati; b) che non vi saranno indulgenze e coperture per errori commessi da personale delle forze di polizia o dalle autorita’ preposte all’ordine e alla sicurezza pubblica. Mi creda, con sentito rispetto”.
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