Famiglia

Fao: Usa insistono, ogm soluzione per fame

La posizione americana verrà ribadita a Roma dal Segretario di Stato all'Agricoltura, Ann Veneman

di Gabriella Meroni

Gli Stati Uniti sono convinti che le biotecnologie e gli Ogm siano ”una risposta, non l’unica, ma importante” alla fame nel mondo. E per questo ritengono che sia ”infelice” la ”controversia” con ”alcuni europei che hanno punti di vista” diversi sulla questione degli Ogm su cui dal 1999 la Ue ha proclamato una moratoria. Alla vigilia del summit della Fao, funzionari dell’amministrazione americana illustrano all’Adnkronos la ”filosofia” americana per lo sviluppo agricolo nei paesi poveri che verra’ ribadita a Roma dal Segretario all’Agricoltura, Ann Veneman, che guidera’ la delegazione Usa al summit. Una filosofia, spiegano, fondata su ”tre pilastri: aumento della produttivita’ agricola, mettere fine alla fame ed alle carestie, migliorare il livello di nutrizione”. Pilastri che girano attorno ad un unico cardine, la fiducia negli sviluppi delle tecnica, e quindi delle biotecnologie. ”Sappiamo che gli europei, alcunieuropei – precisano alludendo alla presenza di posizioni diverse sugli Ogm in seno alla Ue – ma crediamo fortemente che sia un grande errore che a paesi che non sono fortunati come l’Italia per quanto riguarda la sicurezza alimentare non si dia l’opprtunita’ di comprendere i benefici di questa nuova tecnologia”. E gli americani arrivano a Roma convinti che la Fao abbia un ”forte ruolo da giocare nello sviluppare standard di qualita’ alimentare e nel diffondere le nuove tecnologie e le biotecnologie”. ”Le paure sul biotech non sono provate e sono basate sulla paura di quello che non si conosce” replicano ancora ai timori di ”alcuni europei”. ”Ci dispiace della controversia… e’ una di quelle situazioni -concludono- in cui tutti cerchiamo di ottenere la stessa cosa ma abbiamo opinioni diverse sul processo”.


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