Africa: l’Onu lancia una soap opera anti Aids

I farmaci antiretroivirali e le campagne di sensibilizzazione non sono l’unico modo di combattere l’Aids in Africa. Ci sono anche le soap opera. Pazzia? Le Nazioni Unite sono convinte del contrario. Per questo, in collaborazione con la Bbc, la Ford Foundation e la Kenya Broadcasting Corporation, hanno deciso di produrre “Heart and soul” Una soap opera – in italiano il titolo significa Cuore e Anima – destinata a sensibilizzare gli africani sui rischi dell’Hiv e sulla tolleranza verso chi porta l’Aids in corpo. La trama? La storia inizia con la morte di Noah Meli, vecchio patriarca della famiglia Meli. Noah non vuole ammetterlo, ma sta morendo di Aids. Soprattutto perché la sua famiglia, ricca e colta, è una di quelle meno a rischio Aids dell’Africa. Nella soap le vicende dei Meli si intrecciano con quelle dei Lande, molto meno fortunati e molto più orgogliosi. Con problemi di alcool e incesti da nascondere. Lo sceneggiato, per la televisione e la radio, costa meno di un milione di dollari. Cifra che la Bbc spende, ogni settimana, per Eastenders, la soap più famosa e longeva del Regno Unito. L’inizio delle trasmissioni, via radio e tv, in inglese e altre lingue africane, è previsto per il primo luglio quando Heart and soul debutterà in 22 Paesi. Le possibilità di successo? L’Onu è fiducioso, soprattutto visti i risultati di un’altra soap dedicata al virus che sta distruggendo l’Africa: Soul and city. Il 95% degli spettatori che hanno visto questa fiction, trasmessa dal 1992, ammettono di aver imparato qualcosa sull’Aids. Sono numeri che fanno ben sperare, soprattutto vista la penuria di televisiori nel Paese: secondo l’Onu, nel 2000 l’Africa subshariana contava 50 televisori ogni mille abitanti a fronte di una media europea che supera i 506 apparecchi ogni mille abitanti.