Famiglia

Lavoratrici atipiche: arriva tutela per madri

Sta per arrivare in Gazzetta Ufficiale il decreto con cui viene estesa alle "madri con partita Iva" iscritte alla gestione separata Inps, una tutela che si avvicina a quelle delle dipendenti

di Giampaolo Cerri

Nella tutela della maternità non ci saranno più distinzioni tra lavoratrici dipendenti e lavoratrici atipiche. Lo prevede un decreto che sarà pubblicato nei prossimi giorni sulla Gazzetta Ufficiale. Alle “madri lavoratrici” iscritte alla gestione separata dell’Inps sarà corrisposta un’indennità di maternità per i due mesi antecedenti al parto e per i tre mesi successivi alla nascita pari all’80% del reddito derivante dalla collaborazione. Per stabilire l’indennità si calcola il compenso medio “utile ai fini contributivi” avuto nei dodici mesi precedenti l’inizio del periodo indennizzabile. Ad avere diritto all’assegno saranno quelle lavoratrici per le quali sono stati versati contributi per almeno tre mesi nei dodici mesi precedenti l’astensione pre parto. L’indennità dovrebbe avere effetto retroattivo “a decorrere dal 1 gennaio 1998” (per i bambini nati nel 1998 si fa riferimento al reddito avuto nel 1997 o, in mancanza, ai compensi avuti nello stesso anno) e valere anche per il padre lavoratore iscritto alla gestione separata in caso di morte o grave infermità della madre, di abbandono del piccolo o di affidamento esclusivo del bambino al padre. La misura dell’assegno dovrebbe essere inferiore all’80% in caso di anzianità assicurativa inferiore ai dodici mesi. L’indennità è corrisposta dalla gestione separata in seguito a domanda presentata dagli interessati. Il provvedimento (che risale al governo dell’Ulivo, precisamente alla Finanziaria del 2000) incontra il plauso di Nidil Cgil, il sindacato dei lavoratori atipici. «Dopo quasi quattro anni di lotte – ha detto il coordinatore della Nidil-Cgil, Emilio Viafora – sta per essere riconosciuto concretamente il diritto alla maternità e alla pari dignità con le altre lavoratrici».


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